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Prefettura: grande fermento per la manifestazione del 21 novembre

Il comitato si riunisce domani in conferenza stampa per rinnovare l’appello alla mobilitazione. Fioccano le adesioni da Siulp, Sel e Fratelli d’Italia.

Prefettura: grande fermento per la manifestazione del 21 novembre
La Prefettura di Vibo Valentia

Il coordinamento del Comitato promotore della mobilitazione contro la soppressione della Prefettura di Vibo Valentia, rende noto che domani, lunedì 16, alle ore 10, presso la sala giunta del Comune si terrà una conferenza stampa al fine d’informare delle «attività in programma in varie realtà lavorative, associative ed istituzionali della provincia» in vista della manifestazione di sabato prossimo.

Nella stessa occasione si rinnoverà l’appello alla partecipazione, già da più parti raccolto, e che verrà nuovamente rivolto «indistintamente a tutti per dare forza alla protesta e richiamare una più incisiva azione di rivendicazione dei diritti e della legalità per il nostro territorio. Siamo profondamente indignati per l’indifferenza con la quale veniamo trattati e dobbiamo avere la capacità di reagire con la necessaria determinazione per risollevare le sorti di una realtà completamente abbandonata. Per questo – aggiunge il comitato promotore -, la manifestazione del 21 dovrà caratterizzare una scelta di protagonismo sociale ed istituzionale, intesa ad intraprendere una nuova fase di mobilitazione per aprire un tavolo con il Governo nazionale ed attivare le misure necessarie a ristabilire gli assetti Istituzionali per garantire condizioni di normalità e di prospettive economiche sociali».

Si susseguono nel frattempo le adesioni alla grande manifestazione vibonese da parte di soggetti pubblici, politici ed associativi. Così il Siulp di Vibo Valentia, con il segretario provinciale Franco Caso: «non avremmo mai pensato di dover constatare – scrive il sindacato di Polizia -, nel corso della grave emergenza immigrazione ed in piena fase di attività del piano “focus ‘ndrangheta” e dell’operazione “strade sicure” riguardante l’intero territorio Vibonese, l’ipotesi dell’accorpamento o del ridimensionamento della Prefettura”». Provvedimento che arriva dopo «la cancellazione della Polizia Postale e dopo aver minato ripetutamente il mantenimento della Scuola Allievi Agenti. Ora il governo – scrive Caso – vuole operare un’ulteriore scelta di “pubblica inutilità territoriale”: la soppressione della Prefettura che, se venisse posta in essere, minerebbe seriamente l’identità del territorio vibonese ponendo, peraltro, a rischio i numerosi posti di lavoro e portando non poche conseguenze alla sicurezza pubblica ed alla legalità». Per questo e altri motivi, la segreteria provinciale scenderà in piazza «con una nutrita delegazione» invitando «colleghi e cittadini a non restare disinteressati».

Ancora, tra i soggetti politici è Sinistra ecologia libertà, tramite il segretario cittadino Francesco Pacilè, ad annunciare che il partito «ci sarà per dire una volta per tutte che i cittadini vibonesi non sono cittadini italiani di serie C! Reputiamo irragionevole che in territorio dove “operano” numerose consorterie mafiose, in cui il tasso di micro-criminalità sta notevolmente aumentando, in un territorio palcoscenico di numerosi sbarchi di profughi vittime della guerra e dei boia neri dell’Isis, venga meno un presidio di legalità quale l’Ufficio territoriale del Governo, ufficio che in questi anni ha spesso sopperito tra mille difficoltà ad un colpevole se non dolosa latitanza della politica. Quello che noi temiamo è infatti un potenziale effetto cascata che da qui a pochi anni rischia seriamente di portare via con sé altri presidi dello Stato sul nostro territorio, quali ad esempio la Questura ed il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco». Sel sarà inoltre in piazza «per dire a chi vuole da Roma decretare per mere logiche di “mercato” e di “risparmio economico” la morte di un territorio, che la dignità delle persone oneste e dei liberi cittadini non può essere calpestata in questo modo».

Infine, Fratelli d’Italia – Gioventù nazionale, con il coordinatore cittadino Anthony Lo Bianco appoggia la protesta e annuncia l’adesione alla manifestazione del 21 novembre. «In un territorio come quello vibonese – si legge in una nota -, dove si vive un momento di massima emergenza in materia di gestione dell’immigrazione e della sicurezza, il Governo pensa di chiudere la Prefettura. Questo sarà l’ennesimo conflitto perso dalla nostra città: una battaglia non fronteggiata da alcuna forza politica in passato ma della quale, tramite la manifestazione del 21 novembre, proveremo a cambiare le sorti».

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