venerdì,Novembre 22 2024

‘Ndrangheta: inchiesta “Mandamento”, sequestrata una società pure a Vibo

I clan della Locride e l’acquisizione di una Srl con sede legale su corso Vittorio Emanuele III. Ecco la ricostruzione degli inquirenti

‘Ndrangheta: inchiesta “Mandamento”, sequestrata una società pure a Vibo

C’è anche la “Società Generale Immobiliare srl” avente sede legale a Vibo Valentia su corso Vittorio Emanuele III fra le imprese sequestrate nell’ambito dell’operazione antimafia “Mandamento jonico” della Dda di Reggio Calabria.

Gli inquirenti, attraverso apposite indagini, avrebbero appurato che la relazione tra Francesco Cataldo, 59 anni, di Locri, alias “Il Professore” (il primo in foto), e l’imprenditore edile Paolo Romeo, 37 anni, di Antonimina (in foto in basso), aveva ad oggetto l’attività svolta da quest’ultimo ed in particolare l’acquisizione di un’impresa edile di Vibo Valentia con l’organizzazione di aspetti relativi ai lavori pubblici appaltati dal Comune di Stilo (Rc). Sia Cataldo che Romeo risultano fra i fermati dell’operazione.

Sul conto della “Società Generale Immobiliare con socio unico”, in virtù dell’accertamento effettuato nella banca dati della Camera di Commercio, gli inquirenti rilevano che l’oggetto sociale risulta essere: l’attività, in conto proprio o per conto terzi di costruzioni edili e stradali, movimento terra, idraulica, portuale, aeroportuale, forestali in genere, acquedotti e fognature, edifici prefabbricati ed opere connesse ed accessorie, impianti tecnologici e lavori speciali per l’edilizia, carpenteria in cemento armato, l’assunzione di opere pubbliche e private.

Il capitale sociale corrisposto per la somma di 10.000,00 euro risultava, all’epoca dell’attività investigativa (1 aprile 2014 – 29 maggio 2015), interamente coperto da De Maria Giovanna, coniuge dell’architetto vibonese Domenico Manfrida, detentrice del 100% delle quote sociali dal 15 ottobre 2013 al 03 marzo 2016, giorno in cui si verificava un passaggio di quote sociali in favore di Hreshchuk Iryna, moglie di Romeo Salvatore, pure quest’ultimo fra i fermati.

Dai dati raccolti emergeva, secondo i magistrati, “un quadro nitido circa il fatto che l’imprenditore Romeo Paolo si era recato da Cataldo Francesco per rendicontare l’andamento delle vicende inerenti alla Società Generale Immobiliare srl con socio unico, in particolare per trattare un aspetto relativo ad un credito. Gli ulteriori accertamenti, con specifico riferimento ai lavori pubblici, avrebbero consentito di appurare che l’interesse delle persone coinvolte era rivolto in modo particolare ai lavori pubblici a Stilo”.

Le movimentazioni societarie, secondo la ricostruzione degli investigatori, sarebbero state create e combinate “ad hoc” per consentire a Francesco Cataldo per il tramite di altri soggetti, e in particolare attraverso l’intermediazione di Romeo Paolo, di acquisire il controllo della “Società Generale Immobiliare srl” e, conseguentemente, tutti i lavori edili aggiudicati dalla “Sviluppo Edile srl” facenti parte del contratto d’affitto dell’azienda. Di conseguenza, per la Dda si giustificherebbe in tal modo l’interesse e l’ingerenza di Cataldo Francesco nello specifico settore degli appalti edili, aspetto questo perfettamente in linea con le ulteriori emergenze investigative.

 I magistrati della Dda di Reggio Calabria sottolineano infatti che nel caso di specie appare “chiara l’intenzione e l’interesse della ‘ndrangheta, con preciso riferimento all’articolazione territoriale denominata cosca Cataldo, di orientare le condotte al fine di aggirare ed eludere la normativa antimafia per l’inserimento nel circuito degli appalti pubblici già in essere e futuri”.

 Dalle conversazioni intercettate, ad avviso dei magistrati, si delineava così un “chiaro contesto di intestazione fittizia della Società Generale Immobiliare srl che veniva gestita in modo occulto da Cataldo Francesco attraverso l’intermediazione di Romeo Paolo. Della compagine di persone interessate all’operazione di acquisizione societaria, soltanto Romeo Paolo – concludono i magistratiera deputato a relazionarsi, confrontarsi, incontrare e contattare Cataldo Francesco”.

 

 

 

Articoli correlati

top