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Migranti, emergenza senza fine: dal primo gennaio giunte a Vibo Marina 5300 persone

Lo scalo vibonese al sesto posto in Italia per numero di arrivi e ora i profughi vengono abbandonati anche sulle spiagge. Nel frattempo il Governo scrive all’Ue e valuta il blocco dei porti per le navi delle Ong

Migranti, emergenza senza fine: dal primo gennaio giunte a Vibo Marina 5300 persone

La Calabria continua ad essere un avamposto nella gestione dell’emergenza migranti. Dopo le decine di sbarchi avvenuti nei mesi scorsi nei porti della regione, altri oltre 2000 richiedenti asilo sono attesi per oggi nei porti di Reggio e Corigliano Calabro-Schiavonea.

Una nave aveva portato martedì a Vibo Marina 573 persone soccorse nel Mediterraneo, mentre nella giornata di ieri ne sono giunte a Crotone 516 in due diversi sbarchi. Per oggi è attesa un’altra dura prova per la macchina dei soccorsi coordinata dal Viminale a livello nazionale e dalle prefetture a livello locale. E’ giunta questa mattina nel porto di Reggio Calabria della nave “Vos Hestia” con a 1.065 persone, mentre a Schiavonea (Cs), ha attraccato la nave “Aquarius” con 1035 passeggeri.

Ancora, questa mattina intorno alle 4.50, ventinove migranti di probabile nazionalità curda sono stati abbandonati da un’imbarcazione non identificata sulla spiaggia di Baia di Riaci, tra Tropea e Santa Domenica di Ricadi.

Ventinove migranti abbandonati a Baia di Riaci, recuperati da Guardia costiera e Gdf

Le ventinove persone giunte questa mattina vanno ad aggiungersi ai 5.299 migranti che, secondo le stime del Quirinale, hanno fatto scalo nel vibonese dall’1 gennaio scorso. Sono, in totale, 76.873 i migranti sbarcati sulle coste italiane dall’inizio dell’anno, il 13,43% in piu’ rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso quando gli arrivi furono 67.773.

I porti maggiormente interessati sono stati, nell’ordine, Augusta (13.000 sbarcati), Catania (9.620), Pozzallo (7.161), Palermo (5.799), Reggio Calabria (5.806), Vibo Valentia (5.299), Lampedusa (5.168), Trapani (4.742), Messina (3.902) e Crotone (3.224). Sempre dall’inizio dell’anno, i minori stranieri non accompagnati sbarcati sono 9.761 (dato aggiornato a ieri).

Intanto il Governo italiano avrebbe dato mandato al Rappresentante presso la Ue, l’ambasciatore Maurizio Massari, di porre formalmente al commissario per le migrazioni Dimitris Avramopoulos il tema degli sbarchi in Italia. Nel messaggio consegnato dall’Italia alla Commissione si legge: “la situazione che stiamo affrontando è grave, l’Europa non può voltarsi dall’altra parte. È insostenibile, viene spiegato a motivare il passo italiano, che tutte le navi che fanno operazioni di salvataggio approdino in Italia. Altrimenti – sottolineano fonti diplomatiche del nostro Paese – si potrebbe arrivare a negare l’approdo nei porti per le navi che non battono bandiera italiana e non facciano parte di missioni europee».

Sul tema si è espresso anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che, intervenendo al congresso della Cisl, ha detto: “Siamo in queste ore alle prese con la difficile gestione dei flussi migratori. Un Paese intero si sta mobilitando, si sta impegnando per governare i flussi e per contrastare i trafficanti. Non per soffiare sul fuoco ma per chiedere ad alcuni paesi europei di smetterla di girare la faccia dall’altra parte perché questo non è più sostenibile”.

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