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Rinascita-Scott: cade l’aggravante mafiosa nel sequestro della ditta Staropoli

Il Riesame di Catanzaro dichiara la competenza della Procura di Vibo Valentia nella vicenda dell’impresa di costruzioni di Ionadi

Rinascita-Scott: cade l’aggravante mafiosa nel sequestro della ditta Staropoli

Cade l’aggravante delle finalità mafiose nel sequestro disposto dal gip distrettuale nei confronti dell’impresa “Staropoli Costruzioni srl” di Gaetano Staropoli, indagato nell’inchiesta “Rinascita-Scott”. E’ quanto deciso dal Tribunale del Riesame di Catanzaro, in ordine alla misura reale, in accoglimento della argomentazioni difensive sollevate dall’avvocato Giuseppe Di Renzo. Il Riesame ha deciso per l’incompetenza per materia e quindi per l’incompetenza della Procura distrettuale trasmettendo gli atti alla Procura ordinaria di Vibo Valentia. Resta in ogni caso al momento il sequestro, in attesa dei successivi sviluppi con un probabile ricorso in Cassazione da parte della Dda di Catanzaro.
Secondo l’accusa, Gaetano Staropoli, 53 anni, di Vibo Valentia, residente a Ionadi, avrebbe attribuito fittiziamente le quote della società di costruzioni al figlio Michele Staropoli, 28 anni, di Ionadi ed alla moglie Pasqualina Rito, 51 anni, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di prevenzione patrimoniale dopo un avviso di conclusione indagini nei suoi confronti ad opera della Dda nell’ottobre del 2013.

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