Rinascita-Scott: l’avvocato Pittelli resta in carcere
Il Tribunale del Riesame di Catanzaro respinge la richiesta degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico avanzata dalla difesa
Resta in carcere l’avvocato del Foro di Catanzaro ed ex senatore di Forza Italia Giancarlo Pittelli. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha rigettato la richiesta di arresti domiciliari con braccialetto elettronico presentata lo scorso 8 aprile davanti al Collegio, presieduto dal giudice Michele Cappai, dagli avvocati Salvatore Staiano e Guido Contestabile. Il penalista catanzarese, Giancarlo Pittelli, si trova ristretto nel carcere di Nuoro, in Sardegna, dal 19 dicembre scorso poiché raggiunto da ordinanza di custodia cautelare nell’ambito della maxi-operazione antimafia denominata “Rinascita-Scott”, condotta sul campo dai carabinieri e coordinata dalla Dda di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri.
Concorso esterno in associazione mafiosa, l’accusa nei confronti di Giancarlo Pittelli. Avrebbe messo a disposizione dei clan del Vibonese, come i Mancuso di Limbadi e Nicotera ed i Razionale-Fiarè-Gasparro di San Gregorio d’Ippona, i suoi “canali” ed i suoi “agganci” per rafforzare il loro potere mafioso. Contestati anche i reati di rivelazione dei segreti di ufficio e abuso di ufficio. [Continua dopo la pubblicità]
In particolare, l’avvocato Pittelli nella sua qualità «di avvocato e di massone – e, in quanto tale, di soggetto portatore di un rilevante patrimonio di conoscenze e di rapporti privilegiati con esponenti di primo piano a livello politico-istituzionale e del mondo imprenditoriale e delle professioni, caratterizzati da vincoli di fratellanza e reciproca riconoscenza – è indicato quale risolutore dei più svariati problemi dei clan «sfruttando le enormi potenzialità derivanti dai rapporti del medesimo con importanti esponenti delle istituzioni o della pubblica amministrazione, in particolare delle forze dell’ordine, e, quindi, dalle illimitate possibilità di accesso a notizie riservate». Si sarebbe creato, secondo l’accusa, una sorta di circolare rapporto “a tre” tra il politico/ professionista/faccendiere, l’operatore di impresa e la cosca mafiosa, in cui il primo ottiene e concede favori, in forza dei suoi legami con le istituzioni e la ndrangheta, fungendo da “cerniera” tra i due mondi, il secondo cresce o risolve problemi grazie all’influenza mafiosa ed alla politica collusa, e la terza rafforza il suo radicamento nel tessuto politico ed economico.
Nei confronti di Giancarlo Pittelli sono state sinora avanzate un’istanza al gip e due al Riesame, tutte con esito negativo. Secondo i giudici non esiste alcun problema in termini di contagio da coronavirus, visti anche i certificati medici, datati 25 marzo e 8 aprile, prodotti dal pm Annamaria Frustaci della Dda di Catanzaro, nei quali si attesta che il carcere di Nuoro è luogo sicuro, nel quale non si è verificato alcun caso di infezione da Covid-19.
Da ricordare che nel febbraio scorso il Consiglio distrettuale di disciplina forense di Catanzaro ha sospeso per un anno l’avvocato Giancarlo Pittelli proprio per il coinvolgimento nell’operazione “Rinascita-Scott”.
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