Giustizia in tilt a Vibo, scadono i termini di fase nel processo “Costa Pulita”
Il presidente della sezione penale, Tiziana Macrì, calendarizza le udienze per il collega De Gregorio e lo autorizza alla celebrazione a distanza. Da mercoledì liberi gli imputati non detenuti per altre cause
Giustizia a rilento e in “tilt” a Vibo Valentia, ancora alle prese con la carenza di magistrati, cancellieri e con processi e dibattimenti aperti che aspettano anni prima di essere chiusi per poi arrivare magari alla puntuale prescrizione in fase di appello. A farne le spese – oltre ai processi ordinari di competenza della Procura di Vibo per quanto riguarda la pubblica accusa – anche i maxiprocessi alla ‘ndrangheta (da ricordare che il processo “Genesi” a Vibo Valentia è durato oltre dieci anni, mentre il processo “Dinasty” si è celebrato in tempi ragionevoli anche con un numero di magistrati in organico al Tribunale di Vibo inferiore a quelli attuali) e da ultimo il dibattimento nato dall’operazione antimafia “Costa Pulita” (contro i clan di Briatico, Parghelia, Limbadi e Nicotera) dove l’accusa è rappresentata dalla Dda di Catanzaro.
In attesa che il gup distrettuale di Catanzaro, Pietro Carè, depositi le motivazioni della sentenza “Costa Pulita” emessa in abbreviato il lontano 31 luglio del 2018 (ancora nessun deposito), è toccato oggi alla presidente della sezione penale del Tribunale di Vibo Valentia, Tiziana Macrì, mettere un po’ di ordine al calendario di udienze ed ai lavori del dibattimento di “Costa Pulita” autorizzando i giudici a partecipare anche a distanza attraverso l’applicativo Teams ove l’emergenza legata al coronavirus dovesse ancora prolungarsi. Fissato poi il calendario delle prossime udienze. L’udienza odierna è infatti saltata per impedimento per malattia del presidente del Collegio, il dott. Giulio De Gregorio. Lo stesso giudice, in ogni caso, ha fatto presente che gli impegni assunti verso il Tribunale di Catanzaro non gli consentono la trattazione a breve del processo “Costa Pulita” in corso a Vibo Valentia. [Continua]
La precedente udienza del medesimo processo era stata fissata al 25 marzo scorso, ma in tale data non era stata celebrata alcuna attività istruttoria con rinvio alla data odierna, giornata che ha quindi fatto registrare l’assenza del giudice De Gregorio per malattia. I termini di fase di tale processo scadranno mercoledì prossimo – 22 aprile – ed entro tale data, naturalmente, il processo a carico dei 49 imputati non si concluderà.
“Rivelato che non è intervenuta programmazione alcuna predisposta dal presidente titolare del Collegio – scrive il giudice Tiziana Macrì – e ritenuto che entro dicembre sarebbe auspicabile che tutti i processi, ormai datati, pendenti innanzi al dott. De Gregorio venissero definiti o almeno tutti quelli di competenza della Dda al fine di scongiurare le altrimenti inevitabili difficoltà logistiche dovute all’eccessiva proliferazione di udienze con aggravio ipertrofico sia per i giudici a latere, contestualmente impegnati in altre attività, sia per il limitato organico del personale di cancelleria”, ecco fissato un calendario di udienze straordinarie alle quali il dott. Giulio De Gregorio dovrà attenersi. Questo il calendario delle prossime udienze fissato per portare a termine il processo “Costa Pulita” che si sta celebrando dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia con rito ordinario: 3 e 24 giugno, 16 e 23 settembre, 7 e 21 ottobre, 4 e 18 novembre, 2 e 9 dicembre.
Eventuali revoche di tali udienze dovranno essere sostituite dallo stesso giudice De Gregorio con la calendarizzazione di altre udienze straordinarie. Per completare il proprio lavoro, il giudice Tiziana Macrì ha altresì autorizzato il collega Giulio De Gregorio a celebrare le udienze anche non venendo fisicamente in aula in Tribunale a Vibo Valentia, ma collegandosi da un sito remoto (gli uffici giudiziari di Catanzaro, ad esempio) attraverso l’applicativo Teams.
Il dispositivo del giudice Tiziana Macrì, letto oggi in udienza, mira quindi a mettere ordine ai processi pendenti ed a definire in maniera celere almeno i dibattimenti di competenza della Dda. Resta naturalmente il problema dei dibattimenti dei processi ordinari (alcuni per bancarotte fraudolente molto rilevanti, oltre a tutto il resto, compreso il processo sull’alluvione del 3 luglio 2006 e altri importanti processi per usura e reati ambientali) che da anni “girano” spesso a vuoto cancellando di fatto anni di indagini e sacrifici da parte degli investigatori e ledendo irrimediabilmente gli interessi delle parti lese dai reati, magari le stesse che si sono fidate di una “giustizia” che li invitava a denunciare senza però poi avere i mezzi per celebrare un processo ed arrivare a sentenze che non fossero di “non luogo a procedere per intervenuta prescrizione”.
L’amministrazione della giustizia a Vibo Valentia, dunque, continua ad essere un problema tremendamente serio, sinora (e parliamo di oltre un decennio) non adeguatamente affrontato da chi ha istituzionalmente (classe politica, Ministero della Giustizia e Csm in primis) il compito – ed il dovere – di fornire uomini e mezzi affinchè i processi e le udienze (tutte, dal penale al civile sino al lavoro) si celebrino in tempi accettabili. Ai magistrati, ovviamente, il compito di organizzare e ripartire al meglio il lavoro per non ritrovarsi in situazioni come ora il processo “Costa Pulita”. Mercoledì prossimo, in ogni caso, scadranno i termini massimi di custodia cautelare per gli imputati detenuti (in carcere o domiciliari che siano) di “Costa Pulita”, non detenuti per altre cause.
Per la cronaca, il processo “Costa Pulita” (gli imputati sono 49) si è aperto dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia il 24 luglio 2017. Per i nomi di tutti gli imputati LEGGI QUI: Ndrangheta: processo “Costa pulita” a Vibo, aperto il dibattimento
‘Ndrangheta, processo “Costa Pulita”: raffica di condanne per gli imputati (VIDEO)