Furto in un bar, condanna definitiva per 47enne di Vibo
E’ coinvolto anche nell’operazione “Rinascita-Scott” per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso
Condanna definitiva per furto aggravato nei confronti di un 47enne di Vibo Valentia coinvolto da ultimo anche nella storica operazione “Rinascita-Scott” della Dda di Catanzaro. Si tratta di Aurelio Tomaino, nei cui confronti la Cassazione ha reso definitiva la condanna ad 8 mesi e 300 euro di multa dichiarando il suo ricorso inammissibile condannandolo pure al pagamento di duemila euro in favore della Cassa delle ammende. Aurelio Tomaino è stato ritenuto responsabile (al termine di un processo celebrato nel giudizio di merito attraverso il rito abbreviato) di un furto commesso di notte all’interno del bar “Gran Caffè” di Vibo Valentia da cui, il giorno del fatto, era stata prelevata merce varia. Dalle immagini del sistema di videosorveglianza collocato all’interno del locale era stata ripresa una persona che, nottetempo, si era introdotta nel bar, la quale era stata poi identificata dai carabinieri in Aurelio Tomaino.
Lo stesso Aurelio Tomaino è da dicembre coinvolto anche nell’operazione “Rinascita-Scott” con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso avvenuta il 24 febbraio 2018 a Vibo. Sarebbe passato da una persona di sua conoscenza a chiedere del denaro vantando – secondo l’accusa – la conoscenza con Carmelo D’Andrea, alias “Coscia d’agneiju”, quest’ultimo già condannato nell’operazione “Nuova Alba” per associazione mafiosa quale elemento di spicco del clan Lo Bianco e pure lui coinvolto nell’operazione “Rinascita-Scott”.
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