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Truffe assicurative, avviso di conclusione indagine per 68 indagati. I nomi

Ci sono anche medici e avvocati tra i destinatari dell’avviso notificato dalla Procura di Vibo nell’ambito dell’inchiesta “Dirty Business” condotta dai carabinieri nel 2011.

Truffe assicurative, avviso di conclusione indagine per 68 indagati. I nomi

Insospettabili professionisti. Medici e avvocati, soprattutto. Ci sono anche loro tra i destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini notificato oggi a 68 persone in tutto il Vibonese dalla Procura di Vibo Valentia, tramite la Polizia Giudiziaria, nell’ambito dell’inchiesta “Dirty Business”, nata nel 2011 e coordinata dall’allora pm Santi Cutroneo. La stessa indagine, condotta dai carabinieri, aveva consentito di far luce su un’associazione a delinquere operante nel Vibonese e dedita alla truffa ai danni delle compagnie assicurative mettendo in atto falsi incidenti stradali.

Tutto era iniziato a seguito di una denuncia presentata proprio da una compagnia assicurativa che lamentava delle anomalie nella presentazione di documentazione medica da parte di persone vittime di un incidente stradale che avanzavano richiesta di risarcimento. Episodi diversi che avevano indotto la società addirittura a fare ricorso ad un’agenzia di investigazioni private che aveva portato alla luce come molti clienti non avessero mai fatto ricorso ad alcuna cura.

Le modalità di attuazione delle truffe erano varie a seconda delle circostanze. Innanzitutto si mettevano in scena gli incidenti mai avvenuti o accaduti con dinamiche diverse da quelle riportate alla compagnia di assicurazione, mediante la falsificazione dei documenti; poi la certificazione sanitaria veniva quasi sistematicamente vergata da uno o più medici in servizio al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Tropea dove si presentavano i presunti feriti.

E ancora: parte della certificazione di prolungamento della malattia veniva poi redatta direttamente dagli organizzatori della truffa, utilizzando carta intestata Asp, facente riferimento al reparto di Ortopedia dell’ospedale di Vibo attraverso la falsificazione della firma del sanitario. La fase successiva era quella dell’inoltro alla Compagnia assicurativa dei documenti fraudolenti, al fine di ottenere la liquidazione del risarcimento dei danni. Risarcimento che sovente si otteneva anche per evitare sul nascere potenziali contenziosi civili.

Nove gli indagati a cui viene contestato il reato di associazione a delinquere. Si tratta di Domenicantonio Arena, 40 anni di Paravati, e Giovanni Battista Arena, 30 anni di San Calogero indicati come promotori e organizzatori dell’associazione. Ci sono poi l’avvocato Giuseppe Santamaria, 39 anni di Vibo; il medico Mylene Molina, 51 anni, di Tropea; Sarina Margherita Nicolaci, 44 anni, di Paravati; Maria Antonia Nicolaci, 48 anni, di Paravati; Maria Carmela Arena, 50 anni, di Mileto; Graziella Arena, 45 anni, di San Calogero; Aniello Pititto, 71 anni, di Mileto.

Gli altri indagati sono: Antonio Arena, 53 anni, di Paravati; Celestino Arena, 69 anni, di San Calogero; Vincenzo Valente, 56 anni, di Vibo Valentia; Palma Paglianiti, 52 anni, di San Calogero; Domenico Solano, 57 anni, di San Calogero; Gessica Solano, 26 anni, di San Calogero; Antonio Marcello, 37 anni, di Mileto; Gaetano Arena, 45 anni, di Mileto; Antonio Barbieri, 34 anni, di Pannaconi di Cessaniti; Giuseppe Preiti, 40 anni, di San Calogero; Stefano Preiti, 24 anni, di San Calogero; Emanuela Currà, 38 anni, di San Calogero; Domenico Preiti, 32 anni, di San Calogero; Emanuele Gentile, 26 anni, di Rombiolo; Vincenzo Crudo, 24 anni, di Rombiolo; Michelle Baldo, 23 anni, di Rombiolo; Pasqualina Ferraro, 56 anni, di Rombiolo; Rocco Durante, 35 anni, di Pizzo Calabro; Giuseppe Greco, 44 anni, di Pizzo; Pietro Greco, 53 anni, di San Calogero; Salvatore Barbieri, 70 anni, di Pannaconi di Cessaniti; Maria Concetta Mazzeo, 32 anni, di Paravati; Concetta Lucifero, 54 anni, di Pannaconi; Giacomo Streva, 60 anni, di Tropea; Adriano Maccarone, 50 anni, di Rombiolo; Anna Maria Labate, 40 anni, di San Giovanni di Mileto; Giammaicol La Torre, 27 anni, di Tropea; Michela Candela, 30 anni, di San Costantino Calabro; Rosa Anna Mesiano, 54 anni, di San Costantino Calabro; Nicola Pititto, 36 anni, di Mileto; Pasqualina Pititto, 40 anni, di Mileto; Maria Catena Arena, 31 anni, di San Calogero; Raffaele Sesto, 36 anni, di San Calogero; Stefano Ruoppoli, 48 anni, di San Nicolò di Ricadi; Melania Arcese, 45 anni, di San Nicolò di Ricadi; Salvatore Vitetta, 55 anni, di Tropea; Domenico Sardanelli, 31 anni, di Pizzo; Antonella Valotta, 24 anni, di Pizzo; Vincenzo Crudo, 23 anni, di Triparni, frazione di Vibo Valentia; Leopoldo Marcello, 33 anni, di Mileto; Giuseppe De Vita, 39 anni, di San Calogero; Agostino Ventrici, 54 anni, di San Calogero; Domenico Ventrici, 34 anni, di Vibo Valentia; Tomas Ventrici, 28 anni, di San Calogero; Antonio Calabria, 37 anni,l di San Calogero; Chiara Splendore, 23 anni, di Tropea; Giuseppe Marcello, 61 anni, di Paravati; Nicola Fiamingo, 50 anni, di Zungri; Norma Rosa Accorinti, 51 anni, di Zungri; Salvatore Pititto, 47 anni, di Mileto; Rocco Baldo, 44 anni, di Mileto; Salvatore Fogliaro, 53 anni, di Vibo Valentia; Antonio Zinnà, 33 anni, di Mileto; Francesco Stagno, 68 anni, di San Calogero; Stefania Sesto, avvocato, 38 anni, di Rombiolo; Francescantonio Preiti, 68 anni, di San Calogero; Raffaele Euticchio, 30 anni, nativo di Tropea ma residente a Perugia; Maria Anna De Vita, 47 anni, di Tropea; Giasmara La Torre, 23 anni, di Tropea.

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