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Ex Statale 110 a Maierato, Niglia: “La Provincia non sta a guardare”

Al via l’installazione della segnaletica dello stato di pericolo orizzontale e verticale. L’arteria stradale dal 23 marzo scorso è sottoposta a sequestro giudiziario

Ex Statale 110 a Maierato, Niglia: “La Provincia non sta a guardare”

Nessuna diffida ad ottemperare, ma solo “un’istanza a procedere ad attività il cui contenuto è strettamente riservato alla pubblica amministrazione competente”. Così il presidente della Provincia di Vibo, Andrea Niglia, che è anche custode giudiziario della ex Statale 110 di località Giglioli, nel territorio comunale di Maierato, sequestrata dalla magistratura poiché i lavori eseguiti in precedenza si sarebbero rivelati insufficienti ad evitare i crolli (verificatisi già a partire dal 2011), risponde ad una nota inviata all’ente nei giorni scorsi con la quale Soccorso Capomolla a nome del comitato “Strade nuove” ha diffidato la Provincia ad eseguire tutte le opere di prpria competenza.

Per ilo presidente della Provincia non siamo dinanzi ad una “diffida ad adempiere” regolata dal codice civile in quanto non “esiste alcun rapporto obbligatorio fra Capomolla – rimarca Niglia – e questa Amministrazione, né risulta assistita da alcuna norma che preveda un obbligo di provvedere con comminatoria di sanzioni in caso di inadempimento”.

“Nel merito – continua ancora il presidente della Provincia – Soccorso Capomolla chiede di voler  ottemperare ad una disposizione nascente da provvedimenti giurisdizionali circa l’installazione sulla strada provinciale interessata nel tratto oggetto di sequestro giudiziario che ha dato origine all’ordinanza di chiusura della strada al traffico veicolare, della segnaletica di pericolo. Non esiste però negli atti giudiziari sulla vicenda – sottolinea Niglia – alcuna disposizione in tal senso. I provvedimenti giudiziari dispongono il sequestro della strada al fine di evitare pericoli per l’incolumità delle persone e successivamente, previa richiesta di questa Provincia, consentono l’installazione della segnaletica, ma sottolineano comunque uno stato di pericolo che potrà cessare con la realizzazione di opere di sistemazione del tratto stradale”.

Il presidente della Provincia ricorda quindi che “la realizzazione di tali opere è stata affidata al Comune di Maierato, beneficiario a tale scopo di apposita provvista finanziaria da parte della Regione Calabria. L’installazione della segnaletica, a prescindere dalla realizzazione di dette opere, non è certo possa comportare il dissequestro del tratto stradale interessato”. Di ciò anche Capomolla, ad avviso del presidente Niglia “è consapevole, tanto da definire la segnaletica quale “…condicio sine qua non per sperare nel dissequestro ”.

Quanto infine alla tutela sanitaria, del diritto al lavoro ed alla libera circolazione, ad avviso di Andrea Niglia gli stessi sono “assicurati dalla restante viabilità provinciale esistente, considerato che da Monterosso Calabro si raggiunge Serra San Bruno (sede di ospedale con pronto soccorso), lungo la medesima S.P. 93 per Km. 28 + 400 e Vibo Valentia (sede di ospedale con pronto soccorso) lungo la S.P. 93 e la S.P. 3 per Km. 25 + 800. La percorrenza teorica lungo la S.P. 93 fino al bivio Angitola e prosecuzione per Vibo Valentia comporterebbe un allungamento del percorso, attraverso la S.P. 95 ex S.S. 522 per Km. 32 + 800 o attraverso l’autostrada A2 per Km. 32 + 200”.

Lungo la stessa S.P. 3 si raggiunge inoltre lo svincolo autostradale di Sant’Onofrio per i collegamenti su più lunghe distanze. Il riferimento, infine, alla recente ordinanza sulla limitazione di velocità lungo la S.P. 3 dimostra – conclude Niglia – che lo stesso Capomolla non valuta che è lo stesso stato dell’arteria a consigliare, nelle more della realizzazione di interventi migliorativi, già programmati, una misura tesa ad evitare incidenti dovuti ad eventuale imprudenza: attività doverosa di prevenzione”.

Il presidente della Provincia comunica infine che su sua “iniziativa autonoma, assunta dopo ponderata valutazione, il rup relativo al tratto stradale in questione è stato autorizzato a procedere all’installazione della segnaletica dello stato di pericolo. Dopo l’installazione e previa eventuale valutazione positiva dell’autorità giudiziaria saranno assunte le conseguenti decisioni in ordine alla riapertura o meno del tratto di strada di che trattasi alla circolazione veicolare.

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