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Tragedia a Ricadi: la salma di Roberta restituita ai familiari per i funerali

Dopo una prima consulenza esterna sul cadavere della donna al terzo mese di gravidanza, la Procura di Vibo ha ritenuto l’assenza di elementi per procedere all’autopsia

Tragedia a Ricadi: la salma di Roberta restituita ai familiari per i funerali

Nessuna autopsia sul cadavere di Roberta Di Capua, la giovane donna di 29 anni deceduta ieri nella sua casa di San Nicolò di Ricadi dopo un malore in un primo tempo “tamponato” dalla locale Guardia medica. La Procura di Vibo Valentia, dopo aver esaminato una consulenza redatta per capire se disporre o meno l’autopsia, ha deciso di restituire la salma ai familiari per i funerali. Familiari della ragazza che non hanno sporto alcuna denuncia-querela dopo la morte improvvisa della congiunta. Per gli inquirenti, quindi, in ordine al decesso della giovane il caso è chiuso, essendosi trattato di una morte senza responsabilità mediche.

Dopo aver avvertito in mattinata un secondo malore, i familiari avevano allertato i sanitari del 118 e l’elisoccorso. Tutto inutile, però, in quanto quando i medici sono arrivati la donna – al terzo mese di gravidanza – era già morta.

Sul posto si erano portate le forze dell’ordine, anche per dirigere le operazioni di atterraggio dell’elisoccorso. Roberta Di Capua si era sposata nel 2015 con Francesco Amabile di Tropea. I funerali della giovane si terranno domani alle ore 15,30 nella chiesa di Brivadi, frazione del comune di Ricadi confinante con San Nicolò. 

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