Coronavirus, “blindati” numerosi paesi in provincia di Vibo Valentia
I sindaci di Dinami, Simbario, Mongiana e Brognaturo adottano misure ancora più stringenti e vietano gli spostamenti in entrata e uscita dai propri territori
Si continuano a stringere le maglie degli spostamenti delle persone, al fine di limitare al massimo il contagio da Coronavirus. Alle misure ulteriori già adottate dal Governo e, in ultimo, dalla Regione Calabria, si aggiungono le ordinanze dei singoli Comuni. Nel Vibonese, al momento, ne risultano sei: sei sindaci che hanno deciso di “blindare” i loro confini per ridurre allo strettissimo indispensabile gli spostamenti: Simbario, Brognaturo, Mongiana, Capistrano, Fabrizia e Dinami.
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A destare particolare preoccupazione, ad oggi, è proprio il caso di Dinami, centro del Vibonese al confine con la provincia di Reggio Calabria e con i territori della Piana. Qui, infatti, ha sede uno degli studi del dottore Gioacchino Piromalli (gli altri sono a Laureana di Borrello, Galatro, Candidoni e San Pietro di Caridà), medico di Rosarno risultato positivo al test del Coronavirus. Il timore è che il professionista possa avere effettuato visite mediche dopo avere contratto il virus. Il sindaco di Dinami, Gregorio Ciccone, con ordinanza del 20 marzo (che comunque non fa riferimento al caso specifico del medico) ha quindi disposto il blocco «in entrata ed in uscita dal comune di Dinami», precisando che non sono ammessi spostamenti neanche «all’interno dello stesso comune per motivi diversi da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute o rientro presso il proprio domicilio». Particolarmente stringenti, rispetto agli altri comuni, anche gli spostamenti per fare la spesa o andare in farmacia, che saranno consentiti «una volta ogni tre giorni e per un solo componente del nucleo familiare». Nei giorni festivi chiuse tutte le attività commerciali con l’unica eccezione della farmacia; chiusi anche tutti gli studi medici privati e gli ambulatori «salvo casi di estrema urgenza».
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Divieto di «spostamenti in entrata e in uscita dal comune di Simbario, e all’interno dello stesso comune per motivi diversi da quelli previsti dal Dpcm» è stato disposto anche dal sindaco del piccolo centro del Serrese Ovidio Romano. In questo caso vige un vero e proprio coprifuoco: «Divieto di circolazione di veicoli e pedoni dalle ore 22 alle ore 5», fatti salvi i soliti casi di comprovate necessità.
A Brognaturo, il sindaco Cosmo Tassone, oltre a vietare gli spostamenti in entrata e uscita ed anche all’interno dello stesso comune se non per necessità reali, ha disposto pure il divieto per i venditori ambulanti di lavorare nel territorio e «il divieto di praticare ogni attività motoria e sportiva all’aperto, anche in forma individuale».
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Anche il sindaco di Mongiana, Francesco Angilletta, ha firmato l’ordinanza per impedire «fino al 3 aprile» gli spostamenti in entrata e uscita. Pure qui vietato il commercio ambulante e «ogni attività motoria e sportiva all’aperto» anche individuale, come per altro sancito dall’ordinanza della presidente della Regione Jole Santelli. Disposta la chiusura domenicale, infine, per gli esercizi commerciali ad esclusione di farmacie ed edicole.
Anche a Capistrano il sindaco Marco Martino ha imposto il divieto di soggiornare in paese a tutti i cittadini residenti altrove, ed anche l’obbligo, a chi è rientrato a Capistrano negli ultimi quindici giorni, di porsi in quarantena con sorveglianza attiva, comunicandolo alle autorità locali.
Analogo provvedimento del sindaco di Fabrizia Francesco Fazio, per impedire tutti gli spostamenti in entrata e in uscita dal centro delle Serre vibonesi. Il primo cittadino ha inoltre disposto la chiusura dei campi di calcio e calcetto e il cimitero cittadino.
Ricordiamo che, invece, proprio ieri il Ministero della Salute con propria ordinanza ha stabilito espressamente che “l’attività motoria individuale è consentita in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona”.