Coronavirus, bollettino in Calabria al 16 marzo: sono 89 i contagiati
La Regione diffonde i dati. Nel Vibonese restano 7 in totale i positivi. Quasi 8.000 persone giunte in Calabria nelle ultime due settimane
Pubblicato il bollettino della Regione Calabria in merito all’emergenza sanitaria coronavirus. I dati segnalano un aumento dei contagi oggi sono 89 (ieri erano 68). Le persone risultate negative ai test sono invece 730. Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:
Catanzaro: 7 in reparto; 2 in rianimazione; 4 in isolamento domiciliare (tra i ricoverati anche 2 del Vibonese)
Cosenza: 15 in reparto; 3 in rianimazione; 5 in isolamento domiciliare
Reggio Calabria: 9 in reparto; 2 in rianimazione; 19 in isolamento domiciliare; 1 guarito; 1 deceduto
Vibo Valentia: 5 in isolamento domiciliare
Crotone: 5 in reparto; 12 in isolamento domiciliare
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Le persone in quarantena volontaria sono 4583, così distribuite:
Cosenza: 1230
Crotone: 293
Catanzaro: 371
Vibo Valentia: 458
Reggio Calabria: 2231
Le persone giunte in Calabria negli ultimi 14 giorni che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 7793.
Nelle scorse ore è stato pubblicato dalla Regione un avviso per acquisire in tempi rapidi apparecchiature e dispositivi di protezione utili a fronteggiare il probabile aumento dei contagi nella nostra Regione.
Il decreto Cura-Italia
Nella giornata odierna è stato approvato dal Governo il decreto marzo con le ultime misure per l’emergenza coronavirus: aiuti per medici, lavoratori, famiglie e imprese; un’iniezione di sostegno all’economia da circa 25 miliardi. «Con il nostro modello stiamo offrendo una risposta all’emergenza coronavirus anche con una politica economica. Siamo stati i primi – ha detto il premier Giuseppe Conte durante una conferenza stampa dopo il Cdm – a mettere in campo 25 miliardi di euro a benificio delle imprese e delle famiglie e attiviamo flussi per complessivi per 350 miliardi. Non abbiamo mai pensato di poter combattere un’alluvione con gli stracci, stiamo cercando di costruire una diga per proteggere gli italiani, vogliamo che l’Europa ci segua. L’Italia è promotrice di un messaggio che si estende a tutti gli europei. L’Italia – ha aggiunto – è in prima fila».