Coronavirus, Vibo si ferma: sospesi tutti gli eventi e le manifestazioni
Nuova ordinanza del sindaco Maria Limardo che richiama le limitazioni disposte dal Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri. Definite anche le modalità di accesso ai servizi pubblici
Si fermano tutte le attività pubbliche e non a Vibo Valentia per effetto delle disposizioni contenute nel Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri dello scorso 4 marzo sull’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus. A rafforzare le norme stabilite dal Governo interviene oggi anche l’ordinanza del sindaco Maria Limardo che richiama e dispone la severa applicazione di quanto contenuto del Dpcm. Stop quindi a «congressi, riunioni, meeting e gli eventi sociali, in cui sia coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità; è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del Dpcm ogni altra attività convegnistica o congressuale».
Si dispone inoltre «la sospensione di manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura svolti in ogni spazio pubblico sia privato, che comportino un affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro».
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Quindi «la sospensione dello svolgimento di eventi e di competizioni sportive di ogni ordine e disciplina in ogni luogo, sia pubblico che privato. Resta comunque consentito, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi purché detti eventi si svolgano a porte chiuse o all’aperto senza la presenza di pubblico. In tutti i predetti casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus Covid-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che partecipano.
Lo sport di base e le attività motore in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il mantenimento di una distanza interpersonale di almeno un metro». [Continua]
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Quindi, di disposizione in disposizione, «per quanto concerne i servizi educativi per l’infanzia e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado si richiamano integralmente le decisioni adottate dal Governo comprese eventuali proroghe del periodo di vigenza della sospensione; è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa delle guardie mediche, del Pronto soccorso e degli ambulatori medici presenti sul territorio, salvo diverse valutazioni del personale sanitario; l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità in genere, residenze sanitarie assistite, case famiglia e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, deve essere limitato ai soli casi indicati dalla direzione della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione».
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Dopo le disposizioni si passa alle raccomandazioni. «Limitare l’accesso fisico a tutti gli uffici comunali solo per pratiche urgenti ed indifferibili che necessitino di effettiva presenza fisica, al fine di tutelare sia i cittadini stessi sia gli operatori comunali. A tale proposito l’orario di accesso per gli utenti sarà limitato dalle ore 10:30 alle ore 12:30 dal lunedì al venerdì e sarà consentito l’ingesso di pochi utenti per volta. Si rammenta che la maggior parte dei procedimenti amministrativi di spettanza comunale sono informatizzati e qualunque interlocuzione può intercorrere per posta certificata oppure per telefono chiamando il centralino al numero 0963/599111; eguale raccomandazione vale per l’accesso fisico agli uffici pubblici in genere».
Nei centri di aggregazione sociale comunali, «è espressamente consigliato di valutare la possibilità di chiusura dei centri stessi, specie se frequentati da anziani e da persone affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita; per l’ipotesi in cui si ritenesse la loro apertura si raccomanda la più scrupolosa e severa osservanza delle misure di prevenzione disposte dal Dpcm. È fatta espressa raccomandazione ai cittadini di limitare agli indispensabili approvvigionamenti l’accesso in mercati, fiere e centri commerciali, in luoghi chiusi o all’aperto, nei casi da affollamento e comunque ove non possa essere garantito il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro». Ancora «è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza. Per tali ragioni e per eventuali necessita dei soggetti sopra indicati sono attivi presso i servizi sociali del Comune di Vibo Valentia i seguenti numeri di telefono nelle fasce orarie dalle ore 8.30 alle ore 12 dal lunedì al venerdì: 0963 599500 – 0963 599314 – 0963 599510 – 0963 599520».
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Presso gli esercizi commerciali, le attività di somministrazione, le grandi strutture di vendita e in genere presso i pubblici esercizi e tutti gli altri locali aperti al pubblico, dovranno essere affisse in maniera visibile le informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani. È fatto obbligo – infine – alle aziende operanti il trasporto pubblico sul territorio di procedere ad interventi straordinari di sanificazione dei mezzi».
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