Discarica a Sant’Onofrio, è muro contro muro tra opposizione e sindaco
Dopo il comizio in piazza, il primo cittadino convoca una nuova conferenza stampa. Nei giorni scorsi le minoranze consiliari, riunite nel comitato “No discarica”, avevano parlato di conflitto d’interessi: «Maragò ha un incarico alla Regione»
Si polarizzino sempre di più, a Sant’Onofrio, le posizioni intorno al progetto di realizzazione di una discarica di 400mila metri cubi alla quale affiancare la piattaforma di recupero spinto dei rifiuti prevista dall’apposito Piano regionale che il sindaco Onofrio Maragò si è detto disponibile ad ospitare nel territorio del suo comune nell’ambito dell’Ato n. 3 di Vibo Valentia.
Mentre l’organismo composto dai primi cittadini del Vibonese non ha ancora sciolto le riserve sulla collazione dell’impianto pubblico, dovendo vagliare le proposte sul campo che, oltre a quella di località “Palombara” di Sant’Onofrio, contemplano quella di località “Squelle” a Vallelonga e l’area industriale del capoluogo, hanno da tempo espresso la loro contrarietà la progetto le locali opposizioni consiliari guidate dai già candidati a sindaco Salvatore Bulzomì e Pietro Lopreiato.
Le stesse minoranze, nei giorni scorsi, hanno convocato una riunione nel Centro di aggregazione sociale “Falcone e Borsellino” proprio per ribadire la ferma contrarietà al progetto e avviare le attività del neo costituito comitato “No discarica”. Nel corso della stessa iniziativa si sono pronunciati contrariamente anche i sindaci dei vicini comuni di Vazzano, Domenico Villì, e Stefanaconi, Salvatore Di Sì, per i quali, in particolare, soprattutto l’ipotesi di realizzazione della discarica privata di 400mila m3 proposta dalla Ecolux di Filandari, avrebbe conseguenze nefaste su tutto il territorio, «considerato che – come ha rimarcato Villì – l’impianto di trattamento non sarà pronto prima di qualche anno, mentre la discarica sarà da subito a regime e si troverà ad accogliere nel frattempo rifiuti indifferenziati da tutta la provincia». Critica anche la posizione del collega Salvatore Di Sì che ha menzionato la battaglia portata avanti nel suo comune nel 2014 per scongiurare la realizzazione di un mega impianto portata avanti da una multinazionale del settore che aveva fatto incetta di terreni.
Duro affondo da parte del capogruppo di “Rinascita” Salvatore Bulzomì il quale si è mostrato molto critico per la mancata convocazione di un consiglio comunale aperto sull’argomento, sollevando poi il potenziale conflitto d’interessi del sindaco Maragò, il quale sarebbe titolare di un incarico di consulenza alla Regione Calabria proprio nel settore dei rifiuti. Di progetto «deleterio e pericolosissimo per la salute pubblica» ha poi parlato anche il capogruppo di “Per Sant’Onofrio” Pietro Lopreiato.
Diversi gli interventi del pubblico in sala tra i quali quello dell’ex sindaco di Sant’Onofrio Tito Rodà che tra il 2013 e il 2015 si era a sua volta opposto ad un progetto simile che in quel caso prevedeva anche il conferimento di rifiuti pericolosi.
Allo scopo di chiarire molti degli aspetti sollevati dal neo costituito comitato “No discarica” e ribadire ulteriormente le ragioni dell’opportunità e della sostenibilità del progetto (già peraltro sostenute nel corso di un pubblico comizio), il sindaco Maragò ha convocato per domani, martedì 11 aprile, alle ore 10 una conferenza stampa nel corso della quale intende offrire un quadro esaustivo in relazione ai dubbi che gravitano attorno alla questione.