martedì,Dicembre 24 2024

Seconda categoria, finisce in rissa la sfida tra Parghelia e il Koa Bosco

La scintilla dopo l’espulsione di un calciatore ospite che aggredisce l’ex compagno di squadra Jeng prima di lasciare il campo. A riportare la calma solo l’intervento massiccio delle forze dell’ordine. La società: “Vergogna!”

Seconda categoria, finisce in rissa la sfida tra Parghelia e il Koa Bosco

Parghelia – Koa Bosco è una partita che non vuole andare in scena. Questa volta, però, il maltempo non c’entra. Nel recupero della penultima gara di campionato di seconda categoria (match rinviato per forte pioggia domenica scorsa) l’arbitro è stato costretto a sospendere la sfida per rissa.

Impossibile per il direttore di gara calmare gli animi che si sono surriscaldati sul risultato di 1-1. Ad avere la peggio l’attaccante di casa Jeng (ex di turno) colpito da un giocatore avversario mentre lo stesso stava lasciando il campo per l’espulsione rimediata pochi istanti prima.

Da quel momento in poi non stato più possibile riprendere il gioco. Al “Comunale” solo scene che poco hanno a che fare con lo sport. Una mega rissa sedata solo grazie all’intervento massiccio delle forze dell’ordine che hanno riportato la calma faticando non poco.

«Vergogna, vergogna, vergogna… – tuona l’Asd Parghelia calcio dopo i fatti di ieri -. Non si può passare sempre per razzisti. E questo non è solo riferito al calcio o a quello che è successo a Parghelia. Quella che doveva essere una giornata di sport i ragazzi di Don Meduri, la Koa Bosco tanto decantata da Sky e dai giornali, l’ha trasformata in un’orda barbarica. Prima provocazioni, poi pugni, sprangate e sassate, tutto sotto gli occhi di arbitro e commissario di campo. Non è certo il primo episodio di cui questa squadra si è resa protagonista, potremmo citare diversi episodi gravi e alla fine loro sono passati per le vittime e gli altri per razzisti. Il tutto è nato da un giocatore della Koa espulso che si toglie la maglia e aggredisce un suo connazionale che gioca nel Parghelia. Non si può più tacere davanti a questi episodi – aggiunge la società -. Ora aspettiamo il comunicato ma a prescindere da quello che scriveranno noi non ci fermeremo e faremo sentire la nostra voce affinchè episodi come quelli di oggi non si debbano ripetere!».

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