Criticità della giustizia vibonese, gli avvocati incontrano il presidente del Tribunale
Proficua riunione tra una delegazione del Consiglio dell’ordine degli avvocati e Alberto Filardo. Il problema degli organici al centro del confronto: preannunciata una nota formale da inoltrare al ministro Orlando e al Csm
Una delegazione del Consiglio dell’ordine degli avvocati è stata ricevuta ieri dal presidente del Tribunale di Vibo Valentia, Alberto Filardo, per «un esame congiunto della situazione di disagio che esiste da diverso tempo alla sezione lavoro e previdenza e per verificare la fattibilità di eventuali soluzioni possibili».
Si è trattato, fa sapere l’ordine, di un «incontro proficuo come quelli che ordinariamente avvengono tra magistrati ed avvocati e che sono tesi a rendere più efficace l’esercizio della giurisdizione. Nello specifico gli avvocati hanno segnalato al presidente del Tribunale la necessità che venga assicurato il pieno esercizio della tutela dei diritti di lavoratori, imprese, pensionati: materia questa che investe direttamente la vita delle persone e delle imprese».
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Il presidente Filardo, dal canto suo, ha illustrato le sollecitazioni e richieste avanzate al ministero della Giustizia ed al Consiglio superiore della Magistratura «perché si pervenga ad un completamento della pianta organica, dopo i primi risultati ottenuti in seguito alla visita del ministro Orlando».
Il Consiglio dell’Ordine, all’esito dell’incontro con il presidente del Tribunale, ha «preannunciato che procederà alla formalizzazione di una nota, da inoltrare al ministero della Giustizia ed al Consiglio superiore della magistratura, affinché la situazione degli organici del Tribunale di Vibo Valentia venga sottoposta ad un esame specifico e vengano adottate tutte quelle misure necessarie per assicurare il pieno ed efficace esercizio della giurisdizione».
Il Consiglio dell’Ordine si è detto altresì «fermamente orientato ad aprire, su questo tema, il coinvolgimento non solo dei suoi iscritti ma anche della società civile e delle rappresentanze politiche e parlamentari, nella consapevolezza che il sistema giustizia costituisce non solo patrimonio comune ma anche punto centrale per garantire legalità e sviluppo economico e sociale».
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