Acqua potabile a Simbario: Comune si oppone a decreto ingiuntivo
La “Spv Project 121 srl”, nella qualità di cessionario del credito ceduto dalla Sorical, ha ingiunto al piccolo Comune delle Serre vibonesi di pagare quasi 90mila euro
Ha deciso di costituirsi in giudizio la giunta comunale di Simbario dopo il ricorso per decreto ingiuntivo con il quale la “Spv Project 121 srl”, nella qualità di cessionario del credito ceduto alla stessa dalla Sorical, ha ingiunto al Comune di pagare la somma di quasi 90mila euro.
La costituzione in giudizio mira ad evitare il prosieguo dell’azione esecutiva, che potrebbe comportare il pagamento di somme che la giunta comunale ritiene non correttamente quantificate per l’erogazione dell’acqua.
Il Comune di Simbario l’8 marzo del 2013 ha stipulato una convenzione di utenza per la somministrazione dell’acqua per usi potabili attraverso il complesso degli acquedotti regionali della Calabria gestiti dalla Sorical.
Agli atti risultano però contestazioni fatte dal Comune in merito alla quantità di acqua erogata. In particolare i18 giugno 2013 il Comune sollecitava l’installazione di un contatore all’interno del serbatoio sulla condotta comunale al fine di verificare l’effettiva quantità di acqua immessa dalle condotte comunali, nonché di un contatore all’uscita generale al fine di quantificare l’eccedenza di fornitura da non contabilizzare a carico dell’ente, specie nel periodo invernale, durante il quale l’ufficio tecnico aveva spesso notato eccedenza di fornitura in entrata non utilizzata, segnalando più volte telefonicamente e per le vie brevi – si legge nella delibera di giunta – tali situazioni. Il Comune ha inoltre acquisito una perizia per accertare che la Sorical non ha mai tenuto conto delle tariffe indicate per il sevizio idrico del Cipe.
Per tali motivi, la giunta comunale presieduta dal sindaco Ovidio Romano ha deciso di costituire l’ente nel giudizio promosso dalla “Spv Project 121 srl” affidandosi all’avvocato Irene Giannetta.