Studentessa non vedente senza sostegno, interviene Nesci (M5s)
La parlamentare interroga il ministro Giannini in relazione alla sentenza del Tar (rimasta inapplicata) che assegnava alla minore un insegnate di Braille.
«Alla minore L. C., attualmente in formazione scolastica a Vibo Valentia, deve essere garantito il diritto allo studio sancito dalla Costituzione». Lo ha dichiarato la deputata del Movimento 5 stelle Dalila Nesci, che ha presentato un’interrogazione rivolta al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, sulla vicenda della tredicenne del Vibonese, affetta da cecità assoluta ma sprovvista di sostegno adeguato.
Il caso in questione riguarda una giovanissima alunna non vedente rimasta senza insegnante di Braille, sulla cui vicenda si è peraltro già pronunciato anche il Tar della Calabria, accogliendo la richiesta avanzata dal legale della famiglia, l’avvocato Giovanna Fronte, e diretta al Miur.
Stesso dicastero al quale si rivolge ora la deputata pentastellata affermando: «dal Comune al ministro dell’Istruzione, le istituzioni non possono ignorare la sentenza del Tar che dà ragione alla famiglia della minorenne. La bimba necessita del sostegno previsto dalla legge. Da oltre un anno quella sentenza è rimasta lettera morta, il che è inaccettabile. Mi auguro – conclude Nesci – che la mia interrogazione parlamentare acceleri la soluzione positiva del caso e che non sia necessario ricorrere, ancora una volta, alla magistratura».