giovedì,Maggio 8 2025

Il sindaco De Nardo replica a Martino Ceravolo: «Soriano sempre presente nel ricordare Filippo, legalità nostra stella polare»

Anche l'assessora Prestanicola ha rimarcato il concetto: «Abbiamo sempre dimostrato la nostra solidarietà, da cittadini ancor prima che da amministratori»

Il sindaco De Nardo replica a Martino Ceravolo: «Soriano sempre presente nel ricordare Filippo, legalità nostra stella polare»
Soriano, il sindaco Antonino De Nardo e l'Assessora Sirya Prestanicola

Martino Ceravolo, padre di Filippo Ceravolo, ucciso a soli 19 anni nell’ottobre del 2012, ha raccontato al nostro network un episodio legato a papa Francesco, che nel 2014 benedì la foto del ragazzo durante una veglia a Roma dei familiari delle vittime innocenti di mafia. Martino convive con un dolore lancinante da ben 13 anni, dolore che in prossimità del 4 maggio, data di compleanno di Filippo, si fa ancora più pungente. Quest’anno avrebbe compiuto 32 anni. «Taglieremo la torta al cimitero – ha dichiarato Ceravolo – poiché passerelle non ne voglio più». Una sofferenza che secondo papà Martino si accentua nel costatare la mancanza di partecipazione da parte della popolazione sorianese alle manifestazioni in ricordo del figlio e in qualche maniera anche da parte dell’Amministrazione comunale.

Leggi anche ⬇️

La replica del sindaco De Nardo

Una tesi fortemente confutata dal sindaco di Soriano, Antonino De Nardo, che proprio con riguardo alle dichiarazioni di Ceravolo, replica: «Ritengo necessario dover precisare e rimarcare alcuni punti fermi a scanso di ogni equivoci. Dal primo giorno in cui ci siamo insediati, l’impegno della nostra Amministrazione nella lotta contro le mafie, la corruzione e l’illegalità è stato un impegno costante e crescente, attraverso l’intensificarsi di numerosissime iniziative. Abbiamo coinvolto sin dal primo giorno dipendenti pubblici (corso di formazione contro la corruzione), società civile attraverso pubblici incontri sul tema e iniziative sociali, come il torneo estivo di calcetto dedicato tra gli altri anche Filippo Ceravolo, manifestazione svoltasi sul centro della Corso principale con appositi interventi di sensibilizzazione da parte dei familiari di Filippo). Inoltre abbiamo attivato progetti di promozione per la cultura della legalità rivolti alle scuole secondarie di primo e secondo grado, con lezioni mirate ed incontri pubblici. Abbiamo sempre dimostrato ampia solidarietà alla famiglia Ceravolo e convinta partecipazione a tutte le manifestazioni organizzate a sostegno delle vittime di mafia. Tra l’altro vi è una costante interlocuzione con tutte le istituzioni, in primis con il locale presidio di pubblica sicurezza (Stazione dei Carabinieri guidata dal Maresciallo Barbaro Sciacca, che grazie al proprio impegno rimane un punto di riferimento costante)».

E ancora: «Ritengo che abbiamo lanciato segnali concreti, forti e senza alcuna riserva. La comunità di Soriano calabro, ribadisco, ha sempre solidarizzato e supportato la famiglia Ceravolo mantenendo vivo il ricordo di Filippo e di tutte le vittime innocenti di mafia, memoria mantenuta costantemente viva dall’apposito monumento dedicato e dalla dedica sempre a Filippo di una sala del Polo Museale di Soriano Calabro. Detto ciò, mi sento di rafforzare quanto dichiarato in precedenza, ovvero che la quasi totalità della comunità di Soriano Calabro è fatta di gente perbene, da sempre dedita al lavoro, all’arte e alla cultura. Con questo non si vuol dire che il fenomeno criminale mafioso non esiste, ma intacca un numero marginale della nostra Comunità; a questo proposito va dato atto che la Magistratura e le forze di Polizia hanno svolto un lavoro importantissimo di continuo contrasto al fenomeno mafioso e a loro rivolgo il mio personale ringraziamento e a nome di tutta la comunità sorianese. Per quanto ci riguarda, proseguiremo incessantemente a combattere con tutte le nostre forze e ponendo in essere atti e comportamenti concreti in modo da combattere ogni forma di criminalità mafiosa».

L’assessore Sirya Prestanicola: «Sempre solidarizzato con la famiglia Ceravolo»

Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessora, con delega agli affari legali, Sirya Prestanicola: «In nome dell’amministrazione tutta, sento sia doveroso ribadire che l’impegno prodigato da questa compagine politica, sin dal nostro insediamento, sia stato costante, fermo e significativo. Nei confronti della famiglia Ceravolo abbiamo dimostrato, in diverse occasioni, la nostra profonda e sentita solidarietà: prima ancora che da amministratori, lo abbiamo fatto da cittadini sorianesi, facenti parte di una comunità che si è stretta al dolore dei cari e che ha quantomeno tentato di assorbire parte dello stesso mediante gesti, manifestazioni e incontri in ricordo di Filippo. Come amministratori ci sentiamo portatori di un dovere morale, oltre che giuridico, finalizzato a garantire un operato conforme ai principi di legge, respingendo la criminalità in tutte le sue forme. Invochiamo e confidiamo nel potere inesauribile della Giustizia, della Magistratura e di tutte le Forze dell’Ordine che vigilano sul nostro territorio, il quale vanta anche la bellezza della cultura, dell’economia, del commercio e che fa da riflesso ai cittadini onesti e laboriosi che popolano il nostro Paese».

«Siamo colpiti – continua Prestanicola – e ci sentiamo persino sconfitti dinnanzi alla morte che si incarna in una vita innocente e pulita, ma non siamo responsabili di quanto accaduto. Al male che infierisce non sempre si trovano delle risposte ma piuttosto, dinnanzi a esso, ci si pongono delle domande. La domanda che ci siamo posti in qualità di amministratori è: cosa possiamo fare per progredire? Da soli nulla, ci siamo detti, ma nell’unione con la nostra comunità possiamo fare tutto. E da un anno a questa parte abbiamo dimostrato che la forza del cambiamento è più potente del cambiamento stesso. Non abbiamo promesse, ma solo intenzioni. Continueremo a percorrere la strada verso il bene, confidando e auspicando nelle sorti della Giustizia, nel rispetto del Principio di Legalità e dei Principi fondamentali che governano il nostro ordinamento».

Articoli correlati

top
preload imagepreload image