Papa Francesco, un’onda di commozione attraversa il Vibonese dopo la sua scomparsa
Sindaci, parlamentari, amministratori locali e intellettuali del territorio ricordano il pontefice attraverso parole di profonda gratitudine, rispetto e dolore

Cordoglio, commozione e gratitudine: sono i sentimenti che attraversano il Vibonese dopo la notizia della morte di papa Francesco. Dai sindaci ai rappresentanti istituzionali, fino al mondo della cultura, si susseguono messaggi che ricordano la figura del pontefice con parole di stima e riconoscenza.
Comune di Briatico: «Uno di noi è andato via»
Toccante il messaggio dell’amministrazione comunale di Briatico, che scrive: «Papa Francesco non c’è più. Uno di noi è andato via. La comunità di Briatico si unisce al cordoglio del mondo. Un Papa che è stato luce per le tenebre dell’ipocrisia, dell’egoismo e della prepotenza dei potenti. Ha conosciuto la fame nelle favelas argentine, ha cercato di morigerare la Banca Vaticana, ha combattuto la povertà di tutti i ghetti di paesi e città. Era amico dei barboni, vicino ai senza tetto, il papà di tutti i bambini del mondo.
Ha combattuto la cultura della emarginazione. È andato col cuore affranto per le guerre che mietono anime innocenti. Non si è risparmiato nemmeno nell’ora della sua sofferenza, continuando ad essere il Papa di tutti, venuto dalla fine del mondo. Grazie Papa Francesco! Comunità briaticese, stringiamoci in preghiera ed osanniamo il nostro papa: il papa della sofferenza, dell’emarginazione, degli ultimi; il papa dell’umanità, della commiserazione, della libertà, della PACE!»
Comune di Spilinga: «Simbolo di giustizia, umanità e misericordia»
Il Comune di Spilinga, attraverso il sindaco e l’amministrazione comunale, ha espresso «profondo cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco. Un Papa che attraverso la sua saggezza, la sua umanità ed il suo buon senso è stato in grado di fornire alla Chiesa e alla società civile una visione del mondo fatta di giustizia, umanità e misericordia, parlando a tutti, e con tutti, con parole semplici e gesti forti. In sua memoria il sindaco, l’amministrazione comunale anche a nome della comunità spilingese, hanno voluto disporre le bandiere a mezz’asta della sede municipale».
Comune di Maierato: «Ha toccato i cuori del mondo»
Il Comune di Maierato ha affidato il suo messaggio a parole semplici e sentite: «Con la sua testimonianza di fede autentica, il suo stile di vita semplice, le profonde doti umane, il Santo Padre ha toccato i cuori del mondo, richiamandoci ogni giorno alla cooperazione, a seguire i valori della pace, della giustizia e dell’amore per i più fragili e gli ultimi della terra. Requiescat in pace, Papa Francesco».
Comune di Pizzo: «Un faro di fede e speranza»
Il Comune di Pizzo ha ricordato Papa Francesco come «un faro di fede, speranza e carità per milioni di persone nel mondo. Con umiltà e forza spirituale, ha saputo guidare la comunità cristiana attraverso tempi complessi, offrendo costantemente un messaggio di pace, dialogo e amore verso il prossimo e soprattutto verso gli ultimi». L’amministrazione si è detta grata per «l’eredità spirituale e morale che lascia all’umanità intera».
Riccardo Tucci (M5s): «Ci mancherà il tuo sguardo saggio»
Breve e incisivo anche il saluto del deputato vibonese Riccardo Tucci (M5s): «Addio Papa Francesco, papa di spirito francescano. Ci mancherà il tuo sguardo saggio e lungimirante sul mondo».
Giuseppe Mangialavori (Fi): «Ha segnato un cambio nell’approccio ai problemi dei popoli»
Anche il deputato vibonese di Forza Italia Giuseppe Mangialavori, presidente della Commissione Bilancio della Camera, ha voluto esprimere il proprio cordoglio: «Addio Santo Padre, voce degli ultimi e simbolo, in vita e in morte, dell’amore cristiano. Rimarrà per sempre una figura storica, che ha segnato un cambio di prospettiva nell’approccio della Chiesa ai problemi dei popoli. La sua immensa bontà, la sua concretezza, il linguaggio vicino alla gente ed i valori di pietà, fede e amore ci consentono oggi di conservare il ricordo di una persona, e una guida spirituale, realmente straordinaria».
Vito Teti: «Lo ricordo per i suoi inviti a sentirci fratelli tutti»
Profondo e articolato il ricordo dello scrittore e antropologo, originario di San Nicola Da Crissa, Vito Teti: «Sono molto addolorato, pensoso, a lutto per la perdita di Papa Francesco. Lo faccio da laico, sempre alla ricerca di Dio. Lo ricordo, soprattutto, per le drammatiche immagini del periodo del Covid, per i suoi inviti ad essere e a sentirci fratelli tutti, per le parole nette dette contro i responsabili della crisi climatica e contro i signori della Guerra, per le sue parole a favore degli ultimi e degli oppressi, per avere scomunicato gli uomini delle organizzazioni criminali, perché ha saputo, forse il Solo, interpretare la Drammaticità del Tempo presente e i rischi che corre l’intera umanità».
Teti ha ricordato in particolare la preghiera silenziosa di Papa Francesco nella Roma deserta del lockdown, legandola anche alla memoria della sua Confraternita, affiliata alla chiesa di San Marcello. «In quella camminata e nella preghiera del Papa – ha aggiunto – ho scorto la pietà, la fratellanza, la solidarietà, quel legame profondo con i bisognosi, gli ammalati, i defunti, a cui sono stato educato da piccolo e di cui, ne sono convinto, il mondo di oggi e di domani ha un grande, enorme, indispensabile bisogno».
Il ricordo del sindaco di Drapia Alessandro Porcelli
«20 gennaio 2024, un giorno che non dimenticherò mai, ho avuto l’onore immenso di incontrare Sua Santità Papa Francesco. Un momento di straordinario valore umano e spirituale, che desidero condividere con tutta la cittadinanza, poiché rappresenta non solo un’emozione personale, ma soprattutto un riconoscimento del percorso che la nostra comunità sta portando avanti. Di quel giorno ricordo come il Santo Padre, con quella sua semplicità disarmante e la lucidità che lo ha sempre contraddistinto, ci ha rivolto parole di grande saggezza. Mi sono presentato a lui come sindaco della comunità di Drapia, con il cuore a mille ma colmo di gratitudine e con il pensiero rivolto a tutte le persone che ho l’onore e l’onere di rappresentare. Quando ci siamo stretti la mano, quanta emozione porto ancora dentro, gli ho raccomandato proprio loro: i miei concittadini, gli emarginati e i diversamente abili, gli uomini e le donne che ogni giorno costruiscono, tra le difficoltà e le bellezze della nostra terra, il futuro di un territorio che ha tanto da raccontare. Desideroso di lasciare un segno tangibile di questo incontro, ho consegnato a Papa Francesco un libro molto speciale: “Tesori da valorizzare. Calabria, provincia di Vibo Valentia. Patrimonio archeologico-culturale di Brattirò, Caria, Drapia, Gasponi.” Con semplicità e grande umorismo, Papa Francesco ha accolto con un sorriso la mia richiesta di autografare una copia del libro, rispondendomi con una frase che resterà impressa nel mio cuore: “Io firmo tutto, meno che assegni”. Un momento unico e irripetibile, che rinnova in me, e spero in tutta la comunità, l’impegno quotidiano a custodire il nostro territorio e a valorizzarlo con rispetto, cura e visione per il futuro. Ciao Papa Francesco, ora prega tu per noi».