Spaccio di droga nel Vibonese, il pm chiede 56 anni di carcere per nove imputati
Requisitoria del pubblico ministero Concettina Iannazzo nel processo dinanzi al Tribunale collegiale che mira a far luce su numerosi episodi di cessione di stupefacenti

Nove richieste di condanna (per complessivi 56 anni e 8 mesi di reclusione) e un’assoluzione. Si è conclusa così la requisitoria del pm Concettina Iannazzo dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia (presidente Tiziana Macrì, giudici a latere Bertola e Maccarone) in un processo che ha al centro delle contestazioni lo spaccio di sostanze stupefacenti nel Vibonese (Tropea, Rombiolo, San Calogero, Zungri, Drapia, Spilinga, Filandari e Mileto) in particolare di marijuana e cocaina. I reati coprono un arco temporale che va dal settembre 2017 all’aprile 2018, mentre l’inchiesta nasce da un’attività di indagine sviluppata dai carabinieri della Compagnia di Tropea anche con l’ausilio di intercettazioni ambientali e telefoniche.
Le richieste di pena
Queste le richieste di pena: 7 anni di reclusione per Antonio Zaccaro, 53 anni, di Tropea (avvocato Carmine Pandullo); 8 anni e 6 mesi Angelo Accorinti, 37 anni, di Zungri (difeso dagli avvocati Giacinto Inzillo e Giuseppe Grande); 7 anni Gaetano Zupo, 41 anni, di San Giovanni di Mileto (avvocati Francesco Muzzopappa ed Elisa Solano); 7 anni Giuseppe Zinnà, 43 anni, di Calimera (frazione di San Calogero, difeso dall’avvocato Marco Talarico); 6 anni e 6 mesi, più 26mila euro di multa Riccardo Mancuso, 33 anni, di Rombiolo (avvocato Demetrio Procopio); 6 anni e 8 mesi Antonio Monteleone, 33 anni, di Rombiolo (avvocato Giuseppe Artusa); 6 anni Giuseppe Guerrera, 30 anni, di Arzona di Filandari (avvocato Pamela Tassone); 3 anni e 6 mesi Giuseppe Arena, 55 anni, di Rombiolo (avvocato Caterina Pugliese); 2 anni e 6 mesi Gemmaica Valente, 56 anni, di Rombiolo (avvocato Sandro D’Agostino). L’unica assoluzione è stata chiesta dal pm per Giuseppe Prostamo, 40 anni, di San Giovanni di Mileto (difeso dall’avvocato Giuseppe Grande).
Giuseppe Prostamo, alias “Ciopane”, si trova attualmente detenuto in quanto condannato in via definitiva a 17 anni e 6 mesi per l’omicidio e la soppressione del cadavere del 26enne di Scaliti di Filandari, Francesco Vangeli. Per Antonio Monteleone, il reato di spaccio di sostanze stupefacenti è aggravato dalla cessione ad un minore di 18 anni. L’aggravante della recidiva viene invece contestata a Giuseppe Zinnà, Antonio Zaccaro e Riccardo Mancuso. Per tale inchiesta, la Procura di Vibo aveva chiesto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare, rigettate però dal gip per mancanza del requisito dell’attualità delle condotte rispetto alle richieste cautelari.