martedì,Aprile 22 2025

Il viaggio da Milano a Gerocarne dopo il delitto Boiocchi: ricostruita la fuga dei presunti killer Simoncini e D’Alessandro

I magistrati della Dda di Milano hanno incrociato i dati delle schede telefoniche degli indagati. Mistero sulla taglia pagata da Beretta: sarebbero spariti 20 dei 50mila euro consegnati dal capo ultrà pentito

Il viaggio da Milano a Gerocarne dopo il delitto Boiocchi: ricostruita la fuga dei presunti killer Simoncini e D’Alessandro
La scena del crimine dell'omicidio di Vittorio Boiocchi (nel riquadro)

“C’è una persona disposta a fare il lavoro per 50mila euro”. Quando gli screzi per il controllo del merchandising dell’Inter tra il capo ultrà Vittorio Boiocchi e Andrea Beretta sembrano aver varcato il punto di non ritorno, Beretta pensa che levare di mezzo il suo mentore sia l’unica via. E si affida alle conoscenze di Marco Ferdico per riuscirci. Il piano riesce e i soldi passano di mano in una sacca da ginnastica. Ed è intorno alla storia di quel pagamento che si snodano alcune trame parallele che si incrociano al delitto Boiocchi e arrivano fino all’uccisione di Antonio Bellocco, il rampollo della cosca di ’ndrangheta di Rosarno accoltellato a morte da Beretta sempre per lo stesso motivo: proteggere il suo business.

Nei suoi interrogatori da pentito, Beretta dice ai pm di essere il mandante dell’omicidio del suo capo e racconta dettagli sul pagamento per l’agguato. Li avrebbe avuti da Daniel D’Alessandro, che lui chiama Dani Bellebuono, accusato di essere uno degli esecutori materiali dell’omicidio di Boiocchi: “Mi dice – sono parole di Beretta – che si erano divisi i soldi, però ne mancava una parte. Questa cosa qua mi ricordo”. I soldi sarebbero stati divisi tra i due incaricati dell’azione portata a termine il 29 ottobre 2022 e gli organizzatori: “15mila lui (cioè Bellebuono) e 15mila il padre di Aurora”, vale a dire Pietro Andrea Simoncini, l’uomo di Soriano Calabro che per la Dda di Milano avrebbe partecipato all’agguato mortale. “Il resto – dice Beretta – si erano persi per strada”.

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Beretta: «D’Alessandro mi avvisò della storia di Bellocco»

C’è un altro dato interessante in questo scorcio di interrogatorio riportato nell’ordinanza di custodia cautelare: l’ex ultrà pentito dice che la storia dei soldi persi per strada Daniel D’Alessandro gliel’avrebbe raccontata “quanto è venuto dopo ad avvisarmi della storia di Antonio Bellocco”. E qui pare che Beretta si riferisca al presunto piano del rosarnese di eliminarlo, dopo averlo aiutato a mantenere il comando della Curva Nord, per diventare l’unico referente degli affari criminali del tifo organizzato. Dani Bellebuono, da quando Beretta ha deciso di collaborare con la giustizia, è un uomo in fuga: gli investigatori, infatti, lo raggiungono in Bulgaria, in una località del Mar Nero, per notificargli l’arresto come presunto esecutore del delitto Boiocchi. Per il pentito sarebbe stato lui a sparare.

La fuga in Calabria dopo l’agguato a Boiocchi

Che il denaro sia passato di mano lo proverebbe un’intercettazione del 26 novembre 2022 nella quale sarebbe possibile documentare il conteggio di una somma pari a 15mila euro che Gianfranco Ferdico, padre di Marco, avrebbe fatto proprio a D’Alessandro.
Quella conversazione è importante per gli inquirenti perché sarebbe stata captata al rientro di Daniel D’Alessandro dalla Calabria, dovrebbe avrebbe trovato rifugio “dopo aver commesso l’omicidio”: l’uomo sarebbe rientrato a Milano il 22 novembre in autobus. Marco Ferdico, invece, sarebbe salito su un volo dalla Calabria a Linate. Simoncini, da parte sua, in Lombardia avrebbe trascorso soltanto il tempo utile per compiere i sopralluoghi e partecipare al delitto Boiocchi.

L’analisi delle schede telefoniche: «D’Alessandro e Simoncini a Gerocarne dopo l’omicidio»


Al solito, sono le utenze telefoniche a fornire una traccia degli spostamenti degli indagati: secondo l’analisi del traffico delle schede, D’Alessandro si sarebbe spostato nell’area di Gerocarne-Soriano Calabro, zona in cui è residente Simoncini. I magistrati della Dda si dicono sicuri: “Da pochi giorni dalla commissione dell’omicidio, le utente riconducibili a Daniel D’Alessandro e Pietro Andrea Simoncini hanno fatto registrare il loro spostamento da Milano verso la Calabria” e “sono state localizzate nel comune di Gerocarne in date diverse” nei primi giorni del novembre 2022. Fuga in Calabria dopo l’omicidio per far perdere le proprie tracce: per Marco Ferdico e suo suocero Pietro Simoncini era una scelta quasi ovvia. D’Alessandro aveva bisogno di un appoggio e soltanto i suoi presunti complici avrebbero potuto garantirlo. Beretta, invece, è scappato a Pietrelcina per cercare la grazia di Padre Pio. Ma non c’è pace per chi ha la coscienza pesante e non c’è limite alla discesa nell’abisso: dopo aver commissionato il delitto Boiocchi avrebbe ucciso anche Antonio Bellocco per poi pentirsi spaventato dalla possibile reazione della famiglia.

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