Armi clandestine a Mileto, in due lasciano gli arresti domiciliari
Il gip accoglie un’istanza degli avvocati Antonio Porcelli e Stefania Rombolà nell’interesse di due fratelli

Lasciano gli arresti domiciliari (con contestuale braccialetto elettronico) per la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, i fratelli Adriano e Giuseppe Grillo, rispettivamente di 43 e 55 anni, di Mileto, fermati a gennaio dai carabinieri con l’accusa di detenzione illegale di armi clandestine e munizioni. Il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Roberta Ricotta, in accoglimento di un’istanza degli avvocati Antonio Porcelli e Stefania Rombolà, ha infatti ritenuto attenuate le esigenze cautelari anche alla luce del comportamento dei due indagati successivamente all’applicazione dell’ordinanza di custodia cautelare (inizialmente in carcere) ed alle esigenze lavorative degli stessi.
Due i fucili rinvenuti e sequestrati dai carabinieri – militari dell’Arma delle Stazioni di Mileto e San Calogero (supportati dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori”) –, di cui uno con matricola abrasa, nel corso di una perquisizione, oltre a 300 cartucce di vario calibro. Le armi (ritenute di provenienza clandestina) per gli inquirenti rientrano nella disponibilità dei due indagati.
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