‘Ndrangheta: operazione Portosalvo, in tre a giudizio per quattro omicidi
Devono rispondere a vario titolo degli agguati costati la vita a Mario Franzoni, Giuseppe Pugliese Carchedi, Michele Palumbo e Davide Fortuna. Contestati pure i tentati omicidi dei fratelli Bellissimo e di Francesco Macrì


Si è chiusa con ulteriori tre rinvii a giudizio l’udienza preliminare relativa all’operazione antimafia denominata “Portosalvo”. Il gup distrettuale di Catanzaro ha rinviato a giudizio tre imputati che hanno scelto il rito ordinario. Si tratta di: Pantaleone Mancuso, 64 anni, di Limbadi, alias “Scarpuni”; Franco Barba, 63 anni, di Vibo Valentia; Michele Fiorillo, 39 anni, di Piscopio, alias “Zarrillo”. Per loro il processo si aprirà il 10 giugno prossimo dinanzi alla Corte d’Assise di Catanzaro. Per il solo Michele Fiorillo – in relazione all’accusa di tentato omicidio ai danni di Rocco e Nicola Bellissimo – anche il rinvio a giudizio dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia per l’udienza del 20 maggio prossimo. Restano invece ancora stralciate le posizioni di Salvatore Vita, 50 anni, di Vibo Marina, e Franco D’Ascoli, 54 anni, anche lui di Vibo Marina.
I fatti di sangue
Franco Barba deve rispondere di aver deciso l’omicidio di Mario Franzoni, avvenuto il 21 agosto 2002 a Portosalvo; Michele Fiorillo (in concorso con Gregorio Gasparro di San Gregorio d’Ippona e Nazzareno Felice di Piscopioche hanno però optato per il rito abbreviato)deve invece rispondere del tentato omicidio di Giuseppe Pugliese Carchedi, avvenuto il 19 febbraio 2005 a Vibo Valentia. Sempre Michele Fiorillo (in concorso con il cugino Rosario Fiorillo, all’epoca minorenne) è stato rinviato a giudizio anche per l’omicidio di Giuseppe Pugliese Carchedi e il tentato omicidio di Francesco Macrì, fatti di sangue avvenuti a Pizzo il 17 agosto 2006. Altra contestazione mossa a Michele Fiorillo è quella di aver voluto l’omicidio dell’assicuratore Michele Palumbo (ritenuto l’uomo di Pantaleone Mancuso nella zona delle Marinate di Vibo) avvenuto nella sua villetta della frazione Longobardi l’11 marzo 2010. In concorso con Michele Fiorillo devono rispondere di tale fatto di sangue Rosario Battaglia di Piscopio, Rosario Fiorillo di Piscopio e Salvatore Tripodi di Portosalvo (che hanno però scelto il rito abbreviato, mentre stralciate rimangono le posizionidi Franco D’Ascoli e Salvatore Vita). A Piscopio si è invece consumato il 3 ottobre 2004 il tentato omicidio di Rocco e Nicola Bellissimo e dell’agguato sono accusati Michele Fiorillo e Rosario Battaglia (quest’ultimo ha scelto il rito abbreviato).
Infine, Pantaleone Mancuso è accusato di essere tra i mandanti dell’omicidio di Davide Fortuna, avvenuto nella spiaggia di località Pennello di Vibo Marina il 6 luglio 2012. In concorso con Pantaleone Mancuso devono rispondere di tale fatto di sangue altri imputati che hanno però scelto nella penultima udienza il rito abbreviato: Francesco Alessandria di Sorianello, Giuseppe Comito di Vibo Marina, Nicola Figliuzzi di Sant’Angelo di Gerocarne, Giuseppe Patania, Salvatore Patania, Saverio Patania, Nazzareno Patania di Stefanaconi. L’omicidio di Davide Fortuna sarebbe stato voluto dai Patania per vendicare la morte del padre, Fortunato Patania, ucciso dai Piscopisani nel settembre 2011 mentre si trovava nel piazzale del suo distributore di carburanti nella Valle del Mesima.
Franco Barba è difeso dall’avvocato Diego Brancia, così come Michele Fiorillo. Pantaleone Mancuso è invece assistito dagli avvocati Francesco Calabrese e Paride Scinica.
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