AttivaMente muove i primi passi a Sant’Onofrio, l’associazione parte col botto salvando la “cucineja” durante la Festa di San Giuseppe
Il sodalizio si propone di «prendere parte alla vita sociale, collaborando in modo attivo con gli enti presenti sul territorio e dando il proprio contribuito alla realizzazione di progetti culturali»

In un mondo in cui il volontariato è in continuo fermento, perché ricco di idee e voglia di fare, in cui la creatività trova spazio per esprimersi al meglio, in cui la cultura si esprime in forme diverse, muove i primi passi a Sant’Onofrio la costituenda associazione di promozione sociale “AttivaMente”.
«La denominazione lascia facilmente trasparire la finalità che il Consiglio direttivo, appena costituitosi, ha in mente: prendere parte alla vita sociale, collaborando in modo attivo con tutte le associazioni e gli enti presenti sul territorio e dando il proprio contribuito alla realizzazione di progetti sociali e culturali», si legge in una nota.
«Le finalità di AttivaMente Aps, come associazione di volontariato, hanno come valore portante il rispetto e l’attenzione all’altro – prosegue la nota dell’associazione -. Il rispetto, infatti, prevede anche e soprattutto il prendersi cura dell’altro quando necessario, prevede anche fornire gratuitamente opportunità di crescita culturale e sociale, oltre che di empatia e di senso civico. Un simile atteggiamento, per quanto possa essere individuale, è in grado di influenzare positivamente tutta la società che così tende a diventare più solida, più coesa, dando un senso vero, profondo e forte alla parola “solidarietà”. Obiettivo principe dell’Aps, quindi, è quello di fare squadra, di creare una rete in un’ottica di continuità orizzontale con il territorio circostante».
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione è così costituito: Antonino Petrolo (Presidente); Filippo Barbieri (Vicepresidente); Rosa Bellissimo (segretaria); Giuseppe Apa, Domenico Defina e Giovanni Tamburro (consiglieri); Teresa Mancuso (tesoriere).
«La presentazione ufficiale alla comunità della costituenda associazione è avvenuta in modo operativo… e non poteva essere altrimenti visto che l’indole attiva la si deduce già dal nome. L’ occasione è stata la festività di San Giuseppe del 19 marzo u.s., ricorrenza che celebra la condivisione, la fiducia, l’alleanza e il territorio. Per tradizione a Sant’ Onofrio si preparava la pasta e ceci (cosiddetta “cucineja di San Giuseppe”), a cura di famiglie che, in modo gratuito e volontario, ne cuocevano grandi quantità per distribuirla ai bisognosi. Un piatto semplice e genuino, come in fondo è San Giuseppe, simbolo della famiglia e dell’umiltà. Quest’ anno tale consolidata consuetudine rischiava di cadere nell’oblio e l’associazione AttivaMente, pur neonata, si è subito adoperata per evitarne la scomparsa. Importante è stato anche il supporto di un gruppo di Volontari della parrocchia, a riprova delle intenzioni di fare rete e collaborare. Così si è potuta svolgere la tradizionale “cucineja”, riscuotendo un successo inaspettato che ha visto la preparazione di oltre 25 kg di pasta e ceci benedetta dal parroco Don Lucio Bellantoni e la successiva distribuzione di circa 200 porzioni per tutti i rioni del paese», si legge ancora nella nota.
Poi la costituenda associazione conclude affermando che sono «ancora tanti sono i progetti e le idee che questo gruppo di giovani vuole portare avanti, guidati dall’entusiasmo e da tanta passione».
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