mercoledì,Aprile 16 2025

Tutela del mare: dalla Regione gps, droni e radar per monitorare sversamenti e scarichi abusivi dopo l’estate 2024 da dimenticare

Alla riunione con il presidente Occhiuto in Cittadella ha partecipato anche il procuratore di Vibo Camillo Falvo. Previsti interventi su torrenti e impianti di depurazione

Tutela del mare: dalla Regione gps, droni e radar per monitorare sversamenti e scarichi abusivi dopo l’estate 2024 da dimenticare

Gps, droni e radar per monitorare gli scarichi abusivi e gli impianti di depurazione in Calabria. È quanto ha annunciato ieri il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto nel corso di un incontro interistituzionale sul programma di interventi della giunta. Dalla riunione, a cui ha partecipato anche il procuratore di Vibo, Camillo Falvo, è emersa la strategia che la Regione intende mettere in campo in vista della prossima stagione estiva, a tutela del mare, per il miglioramento delle acque di balneazione e della depurazione. Un problema molto avvertito nel Vibonese e in particolare tra Vibo Marina e Pizzo, dove lo scorso anno la qualità del mare è stata fortemente compromessa sia dagli sversamenti a Bivona a causa del torrente Sant’Anna, sia dalla proliferazione delle microalghe che hanno colorato costantemente di verde le acque della costa napitina.

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L’organizzazione delle attività previste e in atto coinvolge diversi soggetti istituzionali: il Dipartimento Ambiente, l’Ufficio unico del commissario della depurazione, Calabria Verde, Arpacal, i Comuni, la stazione Anton Dorhn, Sorical e Arrical.

Durante la riunione sono state presentate le attività svolte dalla Regione già da settembre 2024 in vista della stagione estiva 2025. «Azioni coordinate e complesse – è spiegato in una nota – tra cui il monitoraggio Gps degli autospurghi, il sopralluogo degli impianti di depurazione, l’analisi delle segnalazioni prevenienti dalle associazioni ambientaliste, la pulizia dei corsi d’acqua, gli interventi con bioattivatori sui torrenti, il confronto costante con i Comuni. Un lavoro che è stato messo in campo fin dal 2022 e che ha consentito nel corso degli anni notevoli risultati tra cui un incremento considerevole dello smaltimento dei fanghi, maggiore efficientamento degli impianti di depurazione, progressiva pulizia di alvei (294 solo nel 2025), campionamenti di analisi straordinarie e monitoraggio costiero esteso».

Per il 2025 sono 15 i milioni di euro destinati dalla Regione all’efficientamento degli impianti di depurazione attraverso Sorical, oltre a 121 milioni di euro provenienti da Por, Fsc, e fondi Pnrr per 51 interventi complessivi.

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Il programma di interventi si compone anche del supporto del monitoraggio innovativo con sonda Sar per l’individuazione delle condotte abusive, un’attività ad alta tecnologia realizzata con droni a lungo raggio dotati di sonda radar e dai battelli antinquinamento “Sistema Pelikan”, che, insieme a droni e row, e a una serie di altre azioni collegate, hanno fatto da deterrente contribuendo a diminuire gli sversamenti a mare durante i mesi di servizio dei battelli rispetto agli anni scorsi.

«Durante l’incontro – prosegue la nota – è stato ribadito l’impegno della Regione Calabria contro la maladepurazione e per la salvaguardia ambientale, con una strategia di interventi finalizzati all’ottimizzazione e al riefficientamento degli impianti di depurazione dei Comuni costieri, attraverso la sostituzione o la riparazione di pompe di sollevamento, lo smaltimento e il trattamento dei fanghi di depurazione e delle sabbie, il ripristino di parti elettromeccaniche dei depuratori, la fornitura e la posa in opera di apparecchiature elettromeccaniche, degli impianti di sollevamento, di serbatoi di stoccaggio e di reagenti dei sistemi depurativi. Gli interventi – realizzati con risorse regionali – hanno coinvolto oltre 500 tra impianti di depurazione e stazioni di sollevamento».

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