domenica,Aprile 6 2025

Vibo, divieto di utilizzo dell’acqua a Triparni: non è buona neanche per cucinare o lavarsi

Il sindaco Romeo ha firmato l’ordinanza dopo le analisi dell’Asp che hanno evidenziato «criticità di carattere igienico-sanitario e strutturali» nel serbatoio che rifornisce la frazione della città capoluogo

Vibo, divieto di utilizzo dell’acqua a Triparni: non è buona neanche per cucinare o lavarsi

Scatta l’immediato divieto di utilizzo dell’acqua per scopi potabili e per il consumo umano nella frazione di Triparni. A disporre il provvedimento, il sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, a seguito di alcune «criticità di carattere igienico-sanitarie e strutturali emerse al “Serbatoio Triparni”», l’infrastruttura che distribuisce l’acqua per il consumo umano nella frazione, emerse dalle analisi effettuate dall’Asp. L’ordinanza specifica che il divieto riguarda le abitazioni situate in queste zone:

  • Frazione Triparni;
  • Sp n. 11 per Portosalvo;
  • Contrada Le Calate;
  • Contrada Contura;
  • Contrada Porticella;
  • Contrada Trisaino Avendo come ultima fornitura limite l’autofficina Autoservice di Labella Francesco.

Nello specifico, si legge nel comunicato stampa del Comune di Vibo, «l’acqua non potrà essere utilizzata per uso alimentare, igiene della persona e orale, lavaggio oggetti per l’infanzia (biberon, contenitori pappe ecc.); lavaggio e preparazione degli alimenti, lavaggio stoviglie o utensili da cucina e lavaggio di apparecchiature sanitarie». Tuttavia, l’acqua «potrà essere utilizzata per il funzionamento degli impianti sanitari». Il divieto «come sopra disposto, avrà durata sino a revoca della presente ordinanza, a seguito degli interventi necessari e del conseguente ripristino delle condizioni di potabilità».

Il provvedimento dispone inoltre che lo stesso sia notificato al dirigente del Settore 6, all’Asp di Vibo Valentia e alla So.Ri.Cal., oltre alla pubblicazione all’albo pretorio, al Comando Polizia municipale e alla Prefettura. «Il mancato rispetto di quanto ordinato – conclude poi il comunicato dell’Ente – comporterà le sanzioni previste dalla Legge».

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