giovedì,Maggio 1 2025

Latitanza di Salvatore Tripodi a Zambrone, due assoluzioni

Uno dei due in primo grado a Vibo Valentia era stato condannato. Respinto l’appello del pm per un secondo imputato, fratello del pentito Moscato

Latitanza di Salvatore Tripodi a Zambrone, due assoluzioni
Francesco Muggeri

La Corte d’Appello di Catanzaro ha assolto Francesco Muggeri, 68 anni, di Zambrone dal reato di favoreggiamento personale nei confronti di Salvatore Tripodi di Portosalvo, all’epoca latitante ed arrestato dai carabinieri della Stazione di Zungri il 30 luglio 2015 con un blitz in contrada Madama di Zambrone. Confermata l’assoluzione di primo grado, invece, nei confronti di Leonardo Francesco Moscato, 26 anni, di Vibo Marina, fratello dell’attuale collaboratore di giustizia Raffaele Moscato, così come richiesto dagli avvocati Anselmo Torchia e Domenico Anania. Il pm aveva appellato la sentenza di assoluzione. L’abitazione nella quale era stato sorpreso Salvatore Tripodi, di proprietà di Francesco Muggeri, secondo la ricostruzione investigativa, era stata scelta come rifugio da Salvatore Tripodi. Da qui l’arresto di Muggeri per il reato di favoreggiamento personale aggravato dall’aver agevolato l’associazione mafiosa riferibile ai Tripodi. [Continua dopo la pubblicità]

Francesco Moscato

Il Tribunale di Vibo Valentia, all’esito del processo di primo grado, aveva condannato l’imputato alla pena di un anno di reclusione, escludendo l’aggravante dell’agevolazione mafiosa.L’avvocato Giuseppe Bagnato, difensore dell’imputato, ha proposto appello sostenendo che non vi erano elementi sufficienti per l’attribuzione di responsabilità a carico di Muggeri, non notato in precedenza dai carabinieri nei pressi dell’abitazione di sua proprietà, sottoposta a monitoraggio dagli investigatori. Inoltre, lo stesso imputato nel corso dell’esame aveva dichiarato di essersi recato in tale abitazione solo raramente e per effettuare dei lavori di manutenzione. La Corte d’Appello ha accolto la tesi della difesa e ha assolto l’imputato per non aver commesso il fatto.

Salvatore Tripodi

Salvatore Tripodi si era reso latitante poichè ricercato dal marzo 2015 quale mandante (insieme ai piscopisani Battaglia e Fiorillo) dell’omicidio del presunto boss di Stefanaconi Fortunato Patania. In primo grado, però, Salvatore Tripodi è stato assolto da tale accusa. Leonardo Francesco Moscato era stato sorpreso dai carabinieri con in mano un vassoio contenente tre caffè. Non ricevendo valide spiegazioni dal ragazzo circa la destinazione dei caffè, i militari dell’Arma della Stazione di Zungri avevano deciso di abbattere la porta dell’abitazione all’interno della quale hanno poi trovato il latitante Salvatore Tripodi in compagnia del figlio minorenne. Successivi accertamenti avevano portato i carabinieri ad appurare che l’appartamento che ha ospitato il latitante appartiene a Francesco Muggeri.

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