mercoledì,Aprile 2 2025

Statale 18 chiusa, il sindaco di Vibo autorizza Anas a entrare nei terreni privati per eseguire “in danno” gli interventi di messa in sicurezza

Romeo emana un’ordinanza contingibile e urgente che consente di procedere in emergenza per poi rivalersi in futuro sui proprietari dei fondi che non abbiano rispettato gli obblighi di manutenzione previsti dalla legge

Statale 18 chiusa, il sindaco di Vibo autorizza Anas a entrare nei terreni privati per eseguire “in danno” gli interventi di messa in sicurezza
Caduta massi ancora in atto

Il sindaco di Vibo, Enzo Romeo, ordina «all’Anas di eliminare il potenziale pericolo di caduta massi» e dispone «l’accesso alle aree private (limitatamente ad alcune particelle catastali, ndr), in località Longobardi del Comune di Vibo Valentia, per la messa in sicurezza della Ss 18 in sostituzione dei soggetti preposti di cui al richiamato art. 31 del Codice della Strada o eventuali terzi a vario titolo, con riserva di recupero dei costi da sostenere in danno dei medesimi, per i quali rimane l’obbligo di provvedere alla messa in sicurezza definitiva del costone in argomento, mediante interventi di consolidamento».

È questo il fulcro di un’ordinanza sindacale pubblicata questa mattina dal Comune di Vibo. Al netto del burocratese, l’atto suona come un ultimatum ai proprietari degli appezzamenti da cui si sono staccati i massi che sono precipitati sulla strada che da Longobardi conduce a Vibo città, determinando la chiusura sine die dell’arteria.

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Nell’ordinanza si premette che il sopralluogo effettuato mercoledì scorso da vigili urbani, polizia di stato e vigili del fuoco ha evidenziato «l’imminente pericolo di rotolamento di ulteriori elementi lapidei posti in condizioni di equilibrio precario, che, in situazioni meteo avverse e per il dilavamento del costone, potrebbero staccarsi e interessare la sottostante arteria stradale». Poi, facendo leva sull’art. 31 del Codice della strada, che sancisce l’obbligo dei privati proprietari dei terreni di «mantenere le ripe dei fondi laterali alle strade, sia a valle che a monte delle medesime, in stato tale da impedire franamenti o cedimenti del corpo stradale», realizzando «ove occorrono, le necessarie opere di mantenimento», Romeo autorizza l’Anas ad entrare nei fondi privati per eseguire le opere necessarie a mettere in sicurezza il costone, da eseguire “in danno”, cioè con la riserva di rivalersi in futuro sui proprietari per i costi sostenuti.

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