Scomparsa Lacaria, i sommozzatori avviano le ricerche nel lago della Lacina
Poche le speranze di ritrovare in vita il commercialista scomparso da Spadola mercoledì scorso. Una squadra specializzata dei Vigili del fuoco sta perlustrando il fondale dell’invaso
Si cerca anche nel lago della Lacina, a Brognaturo, nel cuore delle Serre vibonesi, il corpo del commercialista Bruno Lacaria, scomparso da Spadola mercoledì 8 febbraio scorso. Dalla giornata di ieri, infatti, una squadra di sommozzatori dei Vigili del fuoco ha raggiunto l’invaso artificiale ricavato lungo il corso del fiume Alaco alla ricerca del 52enne.
Ancora infruttuose le ricerche, proseguite anche nella giornata di oggi, ma poche, a questo punto, le speranze di ritrovare in vita il professionista uscito di casa per recarsi al lavoro a Chiaravalle Centrale senza farvi mai più ritorno.
Cinquantaduenne fa perdere le proprie tracce, apprensione a Spadola
Stretto il riserbo sulle indagini condotte dai militari della Compagnia dei carabinieri di Serra San Bruno su un episodio che di ora in ora assume sempre i più i contorni di un caso di lupara bianca. Gli uomini dell’Arma sarebbero poi al lavoro anche per accertare i possibili collegamenti con l’avvelenamento di Giuseppe Zangari, amico della vittima. L’ultima persona, secondo quanto accertato, che avrebbe avuto a che fare con Lacaria prima che dell’uomo di perdessero definitivamente le tracce.
Costretto ad ingerire pesticida sotto la minaccia di una pistola, grave quarantaseienne di Spadola
Il commerciante 46enne di Spadola si trova ancora ricoverato in ospedale a Locri dove è stato trasportato dopo che, secondo quanto dichiarato dallo stesso, sarebbe stato costretto a bere il composto chimico sotto minaccia da due uomini incappucciati e armati di una pistola mentre si trovava in un magazzino di sua proprietà. Le sue condizioni sarebbero migliorate e, nelle prossime ore, potrebbe essere sentito dal magistrato titolare delle indagini in qualità di persona informata sui fatti.