Stalking e atti persecutori, dura condanna in Tribunale a Vibo per Michele Lo Bianco
È accusato di aver minacciato di morte l’ex compagna e il nuovo fidanzato se non avessero interrotto la relazione. Cartucce e teste di volatili lasciati dinanzi alle abitazioni


Quattro anni e 6 mesi di reclusione, oltre al risarcimento dei danni alle persone offese. Questa la condanna decisa dal Tribunale di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Brigida Cavasino, nei confronti di Michele Lo Bianco, 50 anni, di Vibo Valentia, detto “Satizzu”, difeso dagli avvocati Gaetano Scalamogna e Nicola Lo Torto. Stalking ai danni dell’ex moglie e del nuovo compagno, il reato per il quale Michele Lo Bianco è stato condannato. Gli atti persecutori sarebbero iniziati nel maggio 2017 nei confronti di Concetta Iulio (dalla quale Lo Bianco è separato da anni) e del nuovo compagno Nino Forni. Minacce di morte ad entrambi facendo intendere il Lo Bianco di avere con sé una pistola, aggirandosi nei pressi dei luoghi di lavoro e del domicilio delle vittime. Dinanzi alle loro abitazioni, Michele Lo Bianco era accusato di aver lasciato mazzi di fiori, bigliettini minacciosi, cartucce, teste di volatili e croci di legno. Comportamenti tali da ingenerare nelle persone offese uno stato di paura e un grave e perdurante stato di ansia per la loro incolumità e quella dei familiari, tanto da limitare le uscite di casa per non incontrare Lo Bianco che avrebbe molestato l’ex compagna anche con minacce telefoniche se non avesse interrotto la relazione con il nuovo compagno.
Il pm aveva chiesto per Michele Lo Bianco la condanna a 2 anni. Il Tribunale ha però deciso per una pena decisamente più alta – 4 anni e 6 mesi – dopo aver ascoltato in aula le argomentazioni prospettate dagli avvocati Luigi La Scala e Domenico Francica per la parte civile Nino Forni, e l’avvocato Vincenzo Brosio per Concetta Iulio. L’entità del risarcimento alle parti civili sarà liquidato in separata sede.
Da ricordare che nei giorni scorsi Michele Lo Bianco aveva incassato dal Tribunale di Cassino l’assoluzione per atti persecutori nei confronti di altra donna a seguito della remissione di querela da parte della vittima. Michele Lo Bianco figura attualmente tra gli imputati del maxiprocesso Rinascita Scott, avendo riportato in primo grado una condanna 5 anni di reclusione (a fronte di una richiesta della Dda di Catanzaro a 18 anni di carcere) per concorso in estorsione alla ditta impegnata nei lavori di completamento del nuovo Tribunale di Vibo.