Il Tar non blocca il taglio dei pini di piazza Salvemini e fissa l’udienza di merito a luglio. Il Wwf di Vibo deluso: «Speriamo che il Comune attenda»
L'associazione ambientalista aveva chiesto la sospensione cautelare del provvedimento del sindaco Romeo basato su «una perizia incompleta»

“Non c’è pace tra gli ulivi”, anzi per i 13 pini di piazza Salvemini a Vibo, verrebbe da dire. Si è tenuta lo scorso 19 marzo dinanzi al Tribunale amministrativo regionale di Catanzaro l’udienza cruciale per il destino degli alberi oggetto di un’ordinanza di abbattimento perché considerati pericolanti, nell’ambito di un intervento di riqualificazione urbanistica che interessa l’emiciclo. L’udienza aveva lo scopo di confermare o meno il decreto presidenziale del 1 marzo, il quale aveva temporaneamente sospeso l’ordinanza del sindaco di Vibo, Enzo Romeo, datata 19 febbraio, che prevedeva l’abbattimento degli alberi. L’esito dell’udienza, comunicato «sulla parola» dall’Avvocatura comunale, è stato di rigetto dell’istanza cautelare. Il Tar ha dunque di fatto riaperto la possibilità dell’abbattimento dei pini, in attesa dell’udienza di merito fissata per il 2 luglio. Nella motivazione del rigetto, il Tribunale ha ritenuto che, nella fase sommaria del procedimento, «non sussistano motivi per dubitare che l’eventuale abbattimento delle piante avverrà per motivi di stretta necessità legati alla sicurezza pubblica e alla tutela della pubblica incolumità».
Una decisione fondata sulla documentazione prodotta dal Comune e sulle rassicurazioni fornite dall’amministrazione in sede camerale. Il Tar ha poi specificato che l’abbattimento dovrà avvenire «sulla base dei criteri di indagine fitostatica utilizzati e di quelli indicati nella determinazione dirigenziale n. 2590/2024, ritenuti necessari per valutare singolarmente lo stato di ogni pianta». Il Tribunale, inoltre, ha richiesto al Comune di Vibo di «fornire maggiori e documentati elementi di dettaglio» circa il complessivo progetto di rigenerazione urbana della piazza Salvemini, non potendosi basare unicamente sull’atto dirigenziale di affidamento degli accertamenti tecnici sulle specie arboree.
Il Wwf provincia di Vibo Valentia – Valle dello Stilaro, presieduto da Guglielmo Galasso, attraverso un comunicato stampa, esprime «stupore e delusione» per l’esito dell’udienza del 19 marzo, in cui il Tar ha respinto l’istanza cautelare. «Il legale che ha curato il nostro ricorso, l’avv. Alessandro Caruso Frezza – scrive il Wwf Vibo -, riferisce che nel corso dell’udienza, il presidente del Tar – Gerardo Mastrandrea – ha chiesto al legale del Comune – Maristella Paoli – quali fossero gli intendimenti del Comune medesimo in relazione a quegli alberi, ricevendo per risposta la rassicurazione che il Comune darà incarico all’agronomo Giuseppe Lo Giudice di effettuare gli accertamenti tecnici di trazione statica (pulling test) su ciascuno degli alberi di piazza Salvemini e che verrà abbattuto solo ciò che sarà necessario abbattere».
«Tenuto conto quindi, come ci informa ancora il nostro avvocato – prosegue Galasso -, che “sulla base della documentazione resa a seguito della costituzione del Comune intimato” si ricava solamente la prova piena che l’agronomo precedentemente incaricato di effettuare la perizia, il dott. Rotiroti, non avesse effettuato, ai fini dell’ordinanza impugnata, le prove strumentali di trazione statica (pulling test) cui era tenuto, ma la sola “analisi visiva”, il Wwf provincia di Vibo Valentia – Valle dello Stilaro, nell’esprimere il proprio stupore e la delusione per tale esito, non può che prendere atto che “la parola verbalmente data” ha “sanato” l’illegittimità dell’ordinanza sindacale impugnata. Si spera, tuttavia, che gli alberi non vengano ugualmente abbattuti prima dell’esito dell’udienza del 2 luglio prossimo. Diversamente – ha poi concluso Galasso -, anche una vittoria in quella sede sarebbe magra consolazione per noi e per tutta la città che continua ad auspicare un cambio di rotta nella gestione del verde pubblico».