domenica,Marzo 23 2025

Tragedia della galleria, a Stefanaconi nessuna celebrazione ufficiale per ricordare le 7 vittime di 58 anni fa

Il 20 marzo del 1967 il crollo della volta del tunnel ferroviario per il raddoppio della linea Battipaglia-Reggio Calabria costò la vita a sette operai calabresi, di cui quattro del Vibonese. A commemorare le vittime quest'anno solo la Pro Loco

Tragedia della galleria, a Stefanaconi nessuna celebrazione ufficiale per ricordare le 7 vittime di 58 anni fa
Lavori di perforazione per la riduzione dei blocchi con l’utilizzo di piccole mine

Con un omaggio floreale posto ai piedi della stele commemorativa sita in piazza della Repubblica, si è celebrata anche quest’anno, a Stefanaconi, la memoria di quella che è passata alla storia come la Tragedia della galleria: l’incidente sul lavoro che il 20 marzo del 1967 costò la vita a sette operai impegnati nei lavori di raddoppio della linea ferroviaria Battipaglia-Reggio Calabria. Un evento drammatico, avvenuto in località Cuccìa, che ebbe grande risalto nelle cronache dell’epoca e che nondimeno sconvolse la comunità locale che negli anni a venire si è sempre prodigata per rendere il doveroso omaggio a quei lavoratori inghiottiti nelle viscere della terra. Un fatto che ancora oggi suscita commozione tra i familiari delle vittime e tra quanti serbano, attraverso il racconto di quel drammatico giorno tramandato nelle generazioni, il ricordo di quella disgrazia.

Veduta parziale della massa in frana all’interno del tunnel ferroviario in costruzione

Due dei sette operai deceduti per il crollo della volta della galleria, Giuseppe Arciglione e Antonio Matina, erano proprio di Stefanaconi. Un terzo e un quarto, Antonio Felice e Giuseppe Colloca, delle vicine Piscopio e San Gregorio d’Ippona. Mentre era di Bagnara Calabra Giuseppe Clemente. Tra le vittime anche Arcangelo di Cinto, di Capistrello, in provincia de L’Aquila, e Giosuè Giannetti, di Sapri, provincia di Salerno. 

A commemorarli stamane è stata la Pro Loco. «Quel 20 marzo del 1967 – ricorda l’associazione in una nota – la terra venne giù e inghiottì la vita di sette operai impegnati nella realizzazione di una galleria lungo la tratta ferroviaria Battipaglia-Reggio Calabria. Una tragedia mai dimenticata, una ferita ancora aperta per la comunità di Stefanaconi. Sono passati 58 anni da quel tragico giorno, ma la nostra comunità non vuole e non può dimenticare. La Pro loco anche quest’anno ha deposto una composizione di fiori ai piedi della pietra commemorativa sulla quale sono incisi i nomi dei caduti sul lavoro. Il nostro presidente Francesco Chiarella, con questo simbolico gesto ha voluto ancora una volta ricordare le sette vittime e tutti i caduti sul lavoro della nostra comunità, abbracciando idealmente le loro famiglie». 

Non è passata inosservata, tuttavia, la mancata indizione di cerimonie ufficiali da parte del Comune, attualmente retto da una terna commissariale. La prassi degli ultimi anni prevedeva, infatti, una celebrazione religiosa e la deposizione di una corona d’alloro nei pressi del luogo della tragedia proprio su iniziativa dell’amministrazione comunale con il coinvolgimento della parrocchia e delle scuole in una giornata di sensibilizzazione al tema delle “morti bianche”. Una consuetudine consolidata per il piccolo centro e sempre riproposta dalle varie amministrazioni succedutesi negli anni. Non quest’anno, dunque, in cui l’emblematica ricorrenza si è svolta in toni decisamente minori.

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