«Mancata osservanza dei requisiti di sorvegliabilità»: la Polizia locale di Vibo chiude un bar-pizzeria in viale Giovanni Palo II
Gli agenti hanno contestato la violazione delle norme che garantiscono la possibilità per gli organi di polizia di poter controllare, dall’esterno dei locali, le vie d’accesso o di uscita

Continua da parte della Polizia locale di Vibo l’attività di controllo del territorio e degli esercizi commerciali. Questa volta a chiudere con un’ordinanza dirigenziale è stato un bar/pizzeria di viale Giovanni Paolo II, a causa della «mancata osservanza dei requisiti di sorvegliabilità». La decisione è stata presa dopo un’ispezione da parte dei Vigili urbani i quali hanno rilevato che l’esercizio commerciale in questione «non soddisfaceva i requisiti previsti dal decreto del ministro dell’Interno n. 564 del 1992, “Regolamento concernente i criteri di sorvegliabilità dei locali adibiti a pubblici esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande”». In particolare, per sorvegliabilità dei locali deve intendersi la possibilità per gli organi di polizia di poter controllare, dall’esterno dei locali, le vie d’accesso o di uscita da essi ed anche il movimento di persone e di cose che viene realizzato all’interno del locale.
Nel caso specifico, come si evince dal verbale redatto, «tale attività non rispettava i requisiti di sorvegliabilità in quanto all’interno dell’esercizio commerciale, vicino il bancone di vendita, nell’area destinata ai clienti, vi è una porta che permette di raggiungere un piano seminterrato tramite delle scale; al piano seminterrato vi è un locale adibito a garage con relativa serranda; da tale locale si raggiunge il tunnel condominiale che consente di raggiungere altri immobili tramite una porta e sia di poter uscire dall’intero stabile tramite cancello in ferro posto sulla pubblica via».
L’accertamento delle violazioni ha portato all’emissione di un’ordinanza di «chiusura immediata dell’esercizio commerciale e alla revoca della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) di somministrazione alimenti e bevande». Inoltre, l’ordinanza del dirigente, Andrea Nocita, sottolinea che «i criteri di sorvegliabilità non erano “venuti meno”, ma erano già carenti all’origine», e che «la società non ha fornito elementi sufficienti a giustificare un diverso provvedimento». Tanto è bastato all’amministrazione per ritenere che «consentire lo svolgimento dell’attività in assenza dei necessari presupposti» avrebbe «comportato una disparità di trattamento rispetto agli altri operatori economici che rispettano le normative vigenti». La Polizia locale attraverso un proprio comunicato stampa ha voluto sottolineare di «voler dare un segnale forte per eliminare ogni possibile pericolo derivante dal mancato rispetto delle leggi di pubblica sicurezza», assicurando poi che «i controlli continueranno anche in futuro».
- Tags
- vibo valentia