Rinascita Scott, definitive le assoluzioni nei confronti dell’ex sindaco di Pizzo Gianluca Callipo e altri 4 imputati
La Corte d’Appello di Catanzaro ha anche rideterminato le pene per 14 persone che hanno proposto concordato. Tutti i nomi

Diventa definitiva l’assoluzione nei confronti dell’ex sindaco di Pizzo Gianluca Callipo. La Corte d’Appello di Catanzaro – Loredana De Franco presidente, Ippolita Luzzo e Michele Ciociola a latere – ha emesso un dispositivo nei confronti di cinque imputati nei confronti dei quali l’accusa aveva rinunciato all’appello e di 14 persone che hanno proposto concordato in appello. Diventa definitiva la condanna nei confronti dell’avvocato Giulio Calabretta per aver proposto tardivamente appello.
La Corte ha dichiarato inammissibili gli appelli proposti nei confrontidell’ex sindaco di Pizzo Gianluca Callipo; Enrico Caria, comandante della Polizia municipale di Pizzo; Maria Alfonsina Stuppia, responsabile dell’ufficio urbanistico, Daniele Pulitano, ritenuto dall’accusa espressione della cosca Razionale-Gasparro di San Gregorio D’Ippona; Pasquale Marino, ex assessore ai Servizi Sociali e all’urbanistica a Pizzo.
La decisione è stata prese in seguito alla rinuncia, da parte del pm Annamaria Frustaci e del pg Luigi Maffia all’appello proposto, rispetto alle assoluzioni intervenute in primo grado, per via dell’abrogazione del reato d’ufficio intorno al quale vertevano tutte le accuse contestate agli imputati, compresa quella di concorso esterno in associazione mafiosa contestata a Callipo e Pulitano.
In seguito al concordato sono state rideterminate le pene nei confronti del collaboratore di giustizia Onofrio Barbieri, sette anni e un mese di reclusione (16 anni in primo grado); Robert Lazaj, 12 anni e 5 mesi (18 anni e sei mesi in primo grado); Loris Palmisano, nove anni (14 anni e due mesi); Giuseppe Barbieri, classe ’73, alias “Padre Pio” dieci anni e otto mesi (16 anni); Domenico Tomaino, alias “il Lupo”, 12 anni e cinque mesi (17 anni e quattro mesi); Giuseppe Mangone, dieci anni e otto mesi (16 anni in primo grado); Marco Ferraro, 13 anni e sette mesi (20 anni); Sandro Ganino, sei anni e sei mesi (10 anni e 6 mesi); Domenico Salvatore Polito, 12 anni e quattro mesi (18 anni e sei mesi); Antonio Lo Bianco, 12 anni e due mesi; Gaetano Molino, 12 anni (18 anni); Maria Piperno, un anno e 10 mesi (due anni e otto mesi); Salvatore Morelli, 19 anni (28 anni e 4 mesi); Antonio La Rosa, 16 anni (24 anni).
Diventa definitiva la condanna a un anno e otto mesi nei confronti dell’avvocato di Catanzaro Giulio Calabretta, poiché l’appello proposto dal suo difensore è stato ritenuto tardivo e la Corte lo ha quindi giudicato inammissibile.
Inammissibile, inoltre, il ricorso nei confronti di Antonino Barbieri, perché deceduto e non doversi procedere nei confronti di Francesco Niglia per morte del reo.
La Corte ha poi confermato le statuizioni civili nei confronti delle parti civili: Comune di Pizzo, Sant’Onofrio, Limbadi, Ricadi, Tropea, San Costantino, Zungri, Stefanaconi, Asp di Vibo Valentia, Associazione Antiracket e Antiusura di Vibo.