mercoledì,Marzo 12 2025

Pizzo, giro di vite sul conferimento dei rifiuti: sacchi neri vietati e multe per chi sgarra

Il provvedimento prevede sanzioni fino a 500 euro e punta a migliorare la qualità ambientale riducendo i costi di smaltimento

Pizzo, giro di vite sul conferimento dei rifiuti: sacchi neri vietati e multe per chi sgarra

L’ultima ordinanza emessa dal sindaco di Pizzo, Sergio Pititto, introduce nuove e stringenti disposizioni per la raccolta differenziata dei rifiuti, con l’obiettivo di «migliorare la qualità dell’ambiente e ridurre i costi di smaltimento». Il provvedimento, vieta «categoricamente l’utilizzo di sacchi neri o non trasparenti per il conferimento dei rifiuti» e introduce sanzioni pecuniarie per i trasgressori. A partire dalla data di pubblicazione dell’ordinanza, tutte le utenze, sia commerciali che domestiche, sono tenute a rispettare le seguenti disposizioni:

  • Divieto assoluto di utilizzare sacchi neri o non trasparenti: i rifiuti devono essere depositati ed esposti in sacchi trasparenti o semitrasparenti per consentire la verifica del corretto conferimento;
  • Utilizzo di sacchetti biodegradabili per l’organico: per la frazione organica (umido) è obbligatorio utilizzare esclusivamente sacchetti biodegradabili compostabili;
  • Corretto utilizzo dei mastelli: è vietato depositare rifiuti all’esterno degli immobili senza l’utilizzo degli appositi mastelli, bidoni o cassonetti carrellati. Eventuali eccedenze devono essere conferite in sacchi trasparenti o semitrasparenti e posizionate accanto al contenitore;
  • Divieto di introdurre rifiuti riciclabili nell’indifferenziato: è fatto divieto assoluto di inserire frazioni di rifiuto riciclabili nel sacchetto contenente il rifiuto indifferenziato, in quanto esistono già circuiti di raccolta differenziata attivi per tali materiali.

L’ordinanza prevede un sistema di sanzioni progressive per chi non rispetta le nuove disposizioni. I controlli saranno effettuati dal Comando di Polizia locale e da altri Agenti. «Le sanzioni – si legge nell’ordinanza – saranno applicate con le procedure e le modalità previste dalla Legge n. 689/1981 e ss.mm.ii., salvo l’applicazione di sanzioni più gravi previste dal D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. in caso di reati ambientali». La prima inottemperanza verrà multata con una sanzione pecuniaria di 50 euro; la seconda con 100 euro e la terza con 500 euro di multa.

Il provvedimento emesso obbliga la ditta appaltatrice del servizio di gestione dei rifiuti a fornire tutte le informazioni utili all’utenza per il corretto svolgimento dei servizi e per prevenire comportamenti scorretti. La ditta è inoltre tenuta a segnalare prontamente al Comando di Polizia locale le utenze che adottano comportamenti in contrasto con l’ordinanza e con i regolamenti comunali vigenti. L’amministrazione comunale ha adottato queste misure per diverse ragioni. In primo luogo, «la qualità del rifiuto urbano residuo (rur) raccolto sul territorio comunale comporta un grave danno ambientale e un aumento dei costi di gestione degli impianti di trattamento e smaltimento». In secondo luogo, l’amministrazione intende «aumentare significativamente la percentuale di raccolta differenziata per migliorare la qualità dell’ambiente e ridurre i costi di smaltimento». L’utilizzo di sacchi neri o non trasparenti «ostacola i controlli e causa anomalie negli impianti di trattamento, incidendo negativamente sui costi di gestione».

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