Serra, Barillari a Dentro la notizia: «A determinate latitudini fare il sindaco è una missione laica»
Ospite negli studi di LaC, il primo cittadino ha parlato dell'intimidazione subita e delle tante attestazioni di vicinanza ricevute. Spazio anche ai progetti presenti e futuri per la sua città. Il messaggio ai colleghi: «Andiamo avanti, questa terra possiamo cambiarla»

L’incendio dell’auto, la forza di reagire, la solidarietà di un intero territorio. Ma anche i progetti per Serra San Bruno, il lavoro portato avanti dalla compagine amministrativa, i temi della sanità, lavoro e infrastrutture per il rilancio economico e sociale dei territori. Il sindaco Alfredo Barillari, dopo l’intimidazione subita, è stato ospite oggi di Dentro la notizia, trasmissione d’approfondimento LaC Tv (clicca qui per rivedere la puntata).
«Più forti di prima»
«Svegliarsi in piena notte e vedere l’auto in fiamme è stato uno choc. La sensazione iniziale è una sorta di svuotamento», ha commentato il primo cittadino nell’ambito della trasmissione condotta da Pier Paolo Cambareri. Poi, a valanga, sono giunti gli attestati di vicinanza e solidarietà da parte della comunità ma anche dei rappresentanti della politica, associazioni, cittadini, sindaci «che forse più di tutti possono capire quello che sto dicendo». Molti concittadini «sono venuti a trovarmi a casa». Ecco tutto questo ha rappresentato «la carica e mi hanno fatto capire la bontà di un’azione amministrativa che deve andare avanti». Il sindaco Barillari ha voluto rimarcare: «No, non ho avuto paura. Se l’obiettivo era quello di intimorire me o la mia amministrazione si sappia che il risultato è stato l’opposto. Si va avanti più forti e più determinati di prima».
La fascia tricolore «è salva»
Proprio la città della Certosa è al centro di un progetto pensato per valorizzare il suo turismo, la bellezza, la spiritualità. E in tale contesto il primo cittadino ha lanciato un messaggio chiaro: «Queste azioni violente non ci appartengono e non fanno parte del nostro vivere civile. La stessa comunità all’inizio ha reagito con costernazione, subito dopo il sentimento è stato quello della rabbia». Il sindaco Barillari ha poi commentato il ritrovamento della fascia tricolore: «Nel recuperare il recuperabile dall’auto, nel cruscotto ho trovato la fascia tricolore. Si era salvata. L’ho presa come un simbolo. Quel tricolore a determinate latitudini pesa sicuramente molto più che in altre, perché ci si scontra contro l’ignoranza che vuole ostacolare il progresso». Un’immagine potente: «La fascia è il simbolo di uno Stato che resiste, simbolo di tutti i sindaci, baluardo per tante cose dello Stato».
Durante il format, si è anche discusso dell’importanza di lavorare in sinergia con le forze positive del comprensorio, con l’opposizione, al fianco delle associazioni: «Faremo un Consiglio comunale aperto. È importante – ha anticipato il primo cittadino – dare voce ai territori e ai colleghi sindaci. Sarà anche un modo per ribadire che questi linguaggi di violenza non ci appartengono e li respingiamo con forza».
Sanità, lavoro e infrastrutture
Non è mancata una carrellata di progetti in itinere per la città di Serra San Bruno, nonché le iniziative di pregio che si intendono portare avanti (la festa del fungo, Serra Comics per citarne alcune), le opere pubbliche in dirittura d’arrivo e il tema della sanità. Nella cittadina dell’entroterra vibonese, la difesa del nosocomio San Bruno è un argomento assai sentito grazie anche al lavoro e alla sensibilizzazione portata avanti dal Comitato pro ospedale. Qui, come ricordato, sono presenti sale operatorie nuove e all’avanguardia. Il paradosso? Attualmente sono chiuse. L’auspicio è che possano finalmente entrare in funzione: «Non stiamo parlando di realizzare in loco chissà quale interventi di alta chirurgia. Parliamo di ernie, colecisti». Allo stato infatti, «esiste una mobilitazione intra-provinciale con cittadini del Vibonese costretti a recarsi a Catanzaro anche per le operazioni di routine». Quello che si chiede, al governatore Occhiuto e ai commissari «è un’offerta sanitaria adeguata che vada a beneficio di tutto il territorio e l’azienda stessa». Un passaggio ha riguardato anche i medici cubani, «probabilmente senza di loro molti reparti negli ospedali calabresi sarebbero stati chiusi. L’auspicio – ha aggiunto Barillari – è che si possa superare anche il commissariamento ma il presidente sa benissimo quali sono le richieste dei territori e soprattutto della necessità di garantire ospedali in zone disagiate».
Sul fronte infrastrutture, il sindaco Barillari ha illustrato i progressi dei lavori lungo la trasversale delle Serre con la prossima apertura di un tratto (l’intera opera è stata finanziata). Un’opera di straordinaria importanza «in grado di mettere in connessione le realtà positive del territorio portando sviluppo». Per troppo tempo le comunità montane sono state isolate da una viabilità non all’altezza: «Basti pensare che da Serra arrivo prima a Rende che non a Tropea». Per quanto riguarda il rilancio economico, il primo cittadino ha anticipato la pubblicazione di un bando che darà opportunità agli artigiani di avere contributi fino al 75% di fondo perduto per rilanciare le attività che insistono sul territorio di 14 comuno dell’area ionio serre». L’iniziativa sarà presentata insieme all’assessore regionale Varì che ha portato avanti il progetto.
Il messaggio ai sindaci
Un ultimo passaggio, il sindaco Barillari, commosso, l’ha voluto dedicare alla propria comunità e soprattutto ai familiari e alla compagna: «Tante volte come amministratori sottraiamo affetto alle persone più care. Spesso in silenzio devono subire anche la critica politica o quant’altro. Vorrei mandare un abbraccio a loro e soprattutto a tutti i cittadini che hanno manifestato solidarietà. Il venire a trovarmi a casa, le centinaia di chiamate e messaggi. Ecco questa è la cosa più bella che un sindaco possa mai desiderare». Infine un messaggio ai sindaci: «A determinate latitudini il ruolo di sindaco è quasi una missione laica. Questo l’ho capito bene sulla mia pelle ma anche parlando con gli altri amministratori giovani e meno giovani. Io personalmente ho fatto una scelta di vita. Sono ritornato dall’estero dove lavoravo perché credevo di poterla cambiare questa terra e credo nella coalizione e nei miei consiglieri comunali che mi supportano in tutto. I risultati li stiamo ottenendo. Cosa dico ai sindaci? Andiamo avanti».