martedì,Marzo 4 2025

Pizzo, la chiesetta di Piedigrotta minacciata dall’umidità: «Le statue rischiano di scomparire» – VIDEO

L'allarme lanciato dallo storico vibonese Antonio Montesanti: «Se non si interviene tra qualche anno non ci sarà più nulla». È tra le attrazioni più visitate in Calabria, anche oggi al suo interno vi erano turisti entusiasti

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«Rischia di scomparire il secondo monumento più visitato in Calabria». A lanciare l’allarme è lo storico vibonese Antonio Montesanti, preoccupato per le condizioni in cui versa la chiesetta di Piedigrotta, autentico gioiello artistico, da sempre meta di folle di visitatori. “Bello ma… vedila adesso che potrebbe essere l’ ultima volta”, scrive sui social.

E basta entrare nella grotta per accorgersi che l’allarme è tutt’altro che infondato. «Gran parte delle statue, in particolar modo nelle zone basse, sono invase da efflorescenze saline cristalli di sali minerali che compaiono tra una evaporazione dell’umidità e l’altra, rendendo irriconoscibili – dichiara Montesanti – rilievi, decorazioni e gran parte degli affreschi. Constato che l’umidità, unita a sbalzi di temperatura ha quasi frantumato il 60% delle statue in arenaria nelle loro parti sporgenti dei visi, degli arti o degli oggetti che ne caratterizzano la figura; alcune sono ormai ridotte a monconi irriconoscibili. In alcuni punti delle pareti interne, tra il gruppo della Pesca Miracolosa e il Presepe con la Natività scorre dell’acqua che ha divelto alcuni personaggi. Praticamente non v’è gruppo scultoreo in grado di non frantumarsi lentamente per tale condizione di diffusa umidità», continua lo storico.

La Chiesetta è aperta al pubblico. All’ingresso un dipendente comunale ci accoglie nella suggestiva grotta.  Sebbene la stagione turistica non sia ancora partita, c’è un gruppo di turisti piemontesi che ha deciso di visitare la Calabria: «Siamo stati a Reggio, Scilla, Tropea, ora visiteremo la Chiesetta di Piedigrotta e poi andremo a degustare il famoso tartufo gelato di Pizzo», dice entusiasta.

«Non biasimo se chi oggi accoglie i visitatori si limita a riscuotere il biglietto – incalza Montesanti – Cosa mai potrebbe descrivere dei gruppi scultorei la cui fisionomia dei personaggi è oggi praticamente irriconoscibile?».

È preoccupato lo storico vibonese che chiede l’intervento della Soprintendenza: «Bisognerebbe istituire un tavolo tecnico con tutti gli attori preposti, dalla stessa soprintendenza ai geologi, dai restauratori fino al Comune di Pizzo per realizzare un progetto complessivo di consolidamento e recupero delle statue esistenti. La Chiesetta di Piedigrotta è un’opera unica al mondo – conclude – e se non si interverrà per tempo, tra qualche anno le statue non ci saranno più».

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