lunedì,Marzo 3 2025

Accusato di stalking nei confronti della ex: assolto a Cassino il vibonese Michele Lo Bianco

L'accusa aveva chiesto 13 anni di reclusione ma per il Tribunale il fatto non sussiste. L’imputato si trova sotto processo anche per l’operazione Rinascita Scott

Accusato di stalking nei confronti della ex: assolto a Cassino il vibonese Michele Lo Bianco
Michele Lo Bianco (Satizzu)

Assoluzione perché il fatto non sussiste. È quella incassata da Michele Lo Bianco, 50 anni, detto “Satizzu”, di Vibo Valentia, accusato dei reati di violenza privata e stalking nei confronti di una donna di 36 anni, R. S. , originaria di Caserta ma residente a Minturno. La sentenza è del Tribunale di Cassino ed a Michele Lo Bianco (difeso dall’avvocato Massimo Viscusi) veniva contestata anche la recidiva infraquinquennale. La Procura aveva chiesto per l’imputato 13 anni di reclusione. Nel corso del processo, la difesa dell’imputato (era difeso dagli avvocato Massimo Viscusi e Stefano Luciano) aveva sollevato l’eccezione concernente la mancanza di procedibilità in virtù della remissione di querela da parte della vittima. Una remissione che nell’agosto scorso ha portato alla revoca del divieto di avvicinamento e dell’applicazione del braccialetto elettronico a cui era sottoposto Michele Lo Bianco. La Procura si era però opposta a tale eccezione e il Tribunale ha ritenuto di dover escutere ugualmente in aula la persona offesa poiché per la riforma Cartabia la remissione di querela deve avvenire nel corso del processo.

Secondo l’accusa, terminata nel 2023 la relazione con la 36enne, Michele Lo Bianco avrebbe iniziato a perseguitarla, minacciandola di morte se si fosse rifidanzata e dicendole che l’avrebbe cercata ovunque facendogliela pagare, postando le foto della ragazza sui social accompagnati da commenti di disprezzo. Una situazione durata circa un mese quando la donna denunciò tutto alle forze dell’ordine. Il Tribunale di Cassino ha però assolto l’imputato.

Michele Lo Bianco figura attualmente tra gli imputati del maxiprocesso Rinascita Scott, avendo riportato in primo grado una condanna 5 anni di reclusione (a fronte di una richiesta della Dda di Catanzaro a 18 anni di carcere) per concorso in estorsione alla ditta impegnata nei lavori di completamento del nuovo Tribunale di Vibo. Nel gennaio dello scorso anno è stato nuovamente arrestato (domiciliari, poi revocati) con l’accusa di aver aggredito il personale sanitario in servizio all’ospedale di Vibo Valentia, prendendo a schiaffi un infermiere e minacciandolo di morte.  

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