mercoledì,Febbraio 26 2025

Vertenza Muraca, la ditta paga uno degli stipendi arretrati: revocato lo sciopero di oggi a Mileto e Rombiolo

Questa mattina agli operai dell’azienda è stata accreditata una delle spettanze dovute. Slai Cobas: «La lotta a tutela dei lavoratori continua»

Vertenza Muraca, la ditta paga uno degli stipendi arretrati: revocato lo sciopero di oggi a Mileto e Rombiolo

Scongiurato all’ultimo momento lo sciopero dei dipendenti della ditta “Muraca Srl” a Mileto e Rombiolo. Alle ore 4 di questa mattina agli operai dell’azienda è stato accreditato uno degli stipendi arretrati. Da qui la decisione degli stessi di svolgere il regolare servizio di raccolta della spazzatura anche nella giornata di oggi, data in cui era previsto lo sciopero indetto dalla Slai Cobas, con tanto di comunicazione inoltrata, lo scorso 13 febbraio, alla stessa Muraca, alla Prefettura di Vibo Valentia e ai Comuni interessati. Almeno per oggi, quindi, vengono evitati i conseguenti disagi che ne sarebbero derivati ai cittadini di Mileto e Rombiolo. Soprattutto della cittadina normanna, dove nella giornata odierna si sta svolgendo il consueto, frequentato mercato settimanale, tra i più importanti della provincia di Vibo Valentia.

Detto ciò, al riguardo si registrano le parole del coordinatore provinciale dello Slai Cobas Nazzareno Piperno, il quale, pur dicendosi contento del fatto che sia stata pagata ai dipendenti della Muraca almeno una delle mensilità arretrate, lamenta tuttavia il fatto che la stessa azienda con sede a Lamezia Terme non abbia provveduto a comunicare al sindacato che una delle retribuzioni dovute dagli operai era stata accreditata. «Questo – afferma la guida provinciale del sindacato di categoria – ci avrebbe permesso di revocare la giornata di sciopero proclamata per oggi, senza doverlo fare all’ultimo momento. Ma tant’è. L’importante è che almeno una delle spettanze già maturate dagli operai sia stata pagata, fermo restando che la problematica non viene definitivamente risolta con il pagamento di oggi e che la lotta a tutela dei lavoratori continuerà, adesso e in futuro, fino a quando i loro sacrosanti diritti non saranno garantiti a dovere».              

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