‘Ndrangheta: operazione Olimpo, resta in carcere Domenico Polito
È coinvolto anche nel maxiprocesso Rinascita Scott dove in primo grado ha riportato una pesante condanna
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Resta in carcere Domenico (detto Mimmo) Polito, 60 anni, di Tropea, ritenuto dagli inquirenti elemento di primo piano dei clan La Rosa e Mancuso. E’ quanto deciso dalla sesta sezione penale della Cassazione che ha così confermato la decisione del Tribunale del Riesame di Catanzaro dell’8 ottobre scorso nell’ambito dell’operazione Olimpo dove risponde dei reati di estorsione e detenzione illegale di armi. Per la Cassazione non si è in presenza di nessuna scadenza dei termini di custodia cautelare in quanto è da ritenersi corretto quanto deciso dal Tribunale del Riesame sull’estorsione nei confronti di una ditta esecutrice dei lavori di efficientamento energetico all’ospedale di Tropea laddove sono stati “individuati nuovi elementi, indispensabili per la ricostruzione del quadro indiziario nelle acquisizioni documentali, utili per ricostruire la complessa vicenda estorsiva ai danni delle ditte impegnate nei lavori appaltati presso l’ospedale di Tropea, con la programmazione delle estorsioni e delle azioni ritorsive sul cantiere nonché la spartizione del profitto tra il clan La Rosa di Tropea e il clan Lo Bianco di Vibo, oggetto di contestazione per altri coindagati”. Nell’ambito del procedimento Olimpo, Domenico Polito ha scelto il processo con rito abbreviato e la Dda ha già formulato per lui richiesta di condanna a 14 anni di reclusione. Nel maxiprocesso Rinascita Scott ha riportato invece la condanna a 18 anni e 6 mesi ed è in corso l’appello.