lunedì,Novembre 25 2024

Sparatoria a Piscopio, i carabinieri catturano l’autore

Nel settembre scorso è rimasto ucciso Salvatore Battaglia e ferito Giovanni Zuliani. Indagine coordinata dalla Dda di Catanzaro

Sparatoria a Piscopio, i carabinieri catturano l’autore
La vittima Salvatore Battaglia

È stato localizzato e catturato a Seregno, in Lombardia, il presunto assassino di Salvatore Battaglia, il 21enne di Piscopio vittima della sparatoria avvenuta nella notte tra il 27 e 28 settembre nei pressi della villetta comunale di via Regina Margherita, nel centro abitato della popolosa frazione di Vibo Valentia. Il fermo di indiziato di delitto è stato eseguito dai carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia, in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Seregno, al termine di articolate indagini condotte sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro guidata dal Procuratore Nicola Gratteri. Ad uccidere Salvatore Battaglia e a ferire il 23enne Giovanni Zuliani sarebbe Antonio Felice, 32 anni di Piscopio, figlio di Nazzareno Felice, 59 anni, quest’ultimo già indagato nelle operazioni “Outset” e “Rimpiazzo”. Secondo quanto emerso dalle indagini si è trattato di un vero e proprio agguato di ‘ndrangheta avvenuto al culmine di alcune tensioni maturate nell’ambiente criminale piscopisano per il controllo e la concorrenza di alcuni esercizi pubblici, nella fattispecie un bar e un circolo ricreativo.  [Continua dopo la pubblicità]

Ad istigare l’azione delittuosa è stata la condotta provocatoria dei due ragazzi attinti dai colpi d’arma da fuoco. In particolare Antonio Felice ha estratto la pistola sparando e ferendo alle gambe Giovanni Zuliani e, successivamente, dopo aver esploso alcuni colpi verso l’autovettura con all’interno Salvatore Battaglia, ha colpito quest’ultimo mortalmente. Il giovane, gravemente ferito, è stato trasferito prima in ospedale a Vibo e poi a Catanzaro dove è arrivato in condizioni disperate ed è morto due giorni dopo. L’autore della sparatoria si è subito dileguato facendo perdere le proprie tracce rendendosi irreperibile. Non solo per sfuggire ai controlli dei carabinieri ma anche per paura di una rappresaglia da parte dei familiari di Battaglia e Zuliani, imparentati con noti esponenti di vertice del locale di ‘ndrangheta di Piscopio. La sua fuga è durata quasi due mesi. I militari dell’Arma erano sulle tracce del presunto killer già da qualche giorno e nella notte appena trascorsa sono entrati in azione chiudendo il cerchio delle indagini con la sua cattura avvenuta a Seregno, in provincia di Monza, dove si era rifugiato. Salvatore Battaglia era cugino di Rosario Battaglia, mentre Giovanni Zuliani è primo cugino di Rosario Fiorillo. Sia Rosario Battaglia che Rosario Fiorillo si trovano attualmente detenuti in quanto condannati in primo grado all’ergastolo quali mandanti dell’omicidio del boss di Stefanaconi Fortunato Patania e quindi di nuovo raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’aprile scorso nell’operazione “Rimpiazzo” con l’accusa di essere ai vertici del clan dei Piscopisani.

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