venerdì,Febbraio 21 2025

Prima Miceli poi Bruni, di nuovo Miceli e adesso ancora Bruni: è rissa su chi ha fatto di più e meglio come assessore di Vibo

Continua senza sosta il botta e risposta tra l’attuale responsabile del settore Ambiente della giunta Romeo e l’ex membro dell’esecutivo Limardo. Il punto centrale del contendere, articolato in mille distinguo, è sempre la paternità degli interventi realizzati

Prima Miceli poi Bruni, di nuovo Miceli e adesso ancora Bruni: è rissa su chi ha fatto di più e meglio come assessore di Vibo
Da sinistra, l'attuale assessore all'Ambiente Marco Miceli e l'ex assessore Vincenzo Bruni

«Sento il dovere di rispondere, a puro titolo personale e non per conto del partito (Fi, ndr), alle farneticazioni e offese personali del Miceli che dimostra inadeguatezza al ruolo di Assessore ricoperto oggi e per quello di Consigliere ricoperto nei 5 anni della precedente consiliatura e spiegherò il perché».

Inizia così un altro lunghissimo comunicato stampa dell’ex assessore all’Ambiente Vincenzo Bruni, prodotto nell’ambito della serrata schermaglia che lo vede battagliare da giorni contro l’assessore in carica, Marco Miceli. Nella nuova puntata di quella che ormai è diventata una stucchevole telenovela politica, con i giornali usati come buca delle lettere, Bruni va giù pesante e definisce Miceli «inadeguato» per entrambi i ruoli – di consigliere in passato e di assessore oggi – perché «non ha capito la differenza fra fare politica e opposizione, ruolo che non mi può impedire di svolgere e che invece lui continua a fare rispetto alla precedente amministrazione, e chi si lascia andare ad attacchi personali solo perché non la si pensa come lui o, meglio, lo sbugiarda pubblicamente».

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«La credibilità deriva dal nostro agire – continua Bruni – prima quotidiano e poi anche politico. Ho fatto l’Assessore per 5 anni non per tessera di partito che non avevo, ho sottoscritto convintamente solo a novembre scorso quella di Forza Italia, ma per gratificazione riconosciutami sul campo dalla politica e dai cittadini; lui invece cerca spazi in più partiti per trovare un posto al sole, anche in questo risulta confuso e contraddittorio. Quindi sono legittimato a parlare in democrazia da cittadino e da ex amministratore e a questo punto ormai legittimato da lui stesso».

E ancora: «La prossima volta che scriverò, e scriverò ancora tanto viste le premesse – “minaccia” Bruni -, sono disponibile prima della sua replica a spiegargli il senso di quello che voglio dire in modo tale da evitargli ulteriori figuracce. Perché dalla sua risposta emerge che non ha capito niente di quello che volevo dire, non dà infatti risposte a quanto chiesto, e tantomeno l’argomento della discussione. Capisco altresì che sente la pressione di un mandato in un settore nevralgico dove lui non incide in quanto ha dimostrato di non avere per nulla autonomia politica e decisionale e galleggia strattonato dal bavero da questo o da quell’altro cattivo suggeritore».

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Infine (si fa per dire), replica nel merito a quella che definisce «l’accozzaglia delle affermazioni» di Miceli, producendo un lungo e puntiglioso elenco di tutte le presunte contraddizioni dell’assessore, rimarcando nuovamente i meriti della passata amministrazione a fronte dell’incapacità di quella in carica. Per chi fosse interessato, ecco il testo integrale:

  • Nella mia nota non ho fatto riferimento al secondo semestre del 2024 ma, esclusivamente, al fatto che non ci si può vantare del 77% con la raccolta dell’indifferenziato svolta solo due volte al mese perché mi sembra scontato il dato e, anche, sulla preparazione dei cittadini al nuovo servizio offerto; direi che se non la fa raccogliere per niente arriva al 100%, sempre se non ci mette del suo. Su questo però non dice, come chiesto, se i quantitativi delle frazioni differenziate siano aumentati di conseguenza; non lo sa, ora s’informa e alla prossima ce lo dirà. Consiglio ripasso della mia nota.
  • Sulla riduzione della raccolta del rifiuto indifferenziato, che io ritengo nella mia nota un nostro merito, si contraddice. Il 10 gennaio scorso in suo comunicato stampa dice testualmente: “fatta dalla precedente amministrazione la considero una scelta opportuna che va nell’interesse dell’ambiente……si tradurrà col tempo anche in minori costi per l’ente…”. Delle due l’una. Ma c’è di più. Il 10 ottobre 2022 con prot. 48930 scrivo, quando in carica, alla Commissione Ambiente di cui lui faceva parte per chiedere consigli, osservazioni, critiche, suggerimenti sugli indirizzi che avrei dovuto portare in giunta sul nuovo capitolato così come fatto con i sindacati e le associazioni, che hanno risposto ed ho incontrato, ma non risulta agli atti nessuna indicazione in merito da parte dei Commissari. Tutto tace quindi, così attestato nella mia nota di trasmissione agli uffici, prot. 52259 del 19-10-2023, delle risultanze delle varie consultazioni e tutto messo nero su bianco nella Delibera n.273 dell’08-11-2023, alla pagina 2 secondo capoverso, di approvazione del progetto. Ha avuto un anno di tempo per pensarci ma tace anche lui che avrebbe potuto verbalizzare quanto detto ieri anche se risulta evidentemente il contrario di quanto detto il 10 gennaio; chissà cosa dirà fra qualche mese sperando noi che lo strattoni sempre la stessa persona. Diciamo che l’inadeguatezza ai due ruoli l’ha dimostra anche così. Consiglio studio degli atti e yoga per trovare equilibrio psico-fisico.
  • Non dice se ha approvato lui, se mai sia stato informato prima, la scellerata scelta del cambio fra carta e vetro; chi tace acconsente. Consiglio maggiore autonomia politica e decisionale.
  • Dimostra incompetenza in materia ambientale, però ne ha la delega, quando parla dell’erba sulle spiagge disconoscendo che il taglio della vegetazione in generale non rientra per legge, vada a leggere le disposizioni Arera alle quali ci siamo conformati già nel 2020, nel servizio di igiene urbana e men che meno può essere pagato con la TARI. L’arenile, come scritto nel capitolato che lui dimostra di non conoscere, va solamente vagliato. Il taglio di cui lui parla è offerto in miglioria dalla ditta appaltatrice. Ma non sa nemmeno questo. Consiglio studio delle norme, del capitolato e dell’offerta tecnica della ditta.
  • I soldi per i cestini, che derivano da una compensazione con Ecocar che a lui da Consigliere eletto ho spiegato più volte, non possono essere stornati per il verde perché sono soldi della TARI e quindi vanno utilizzati solo per servizi attinenti al servizio di igiene urbana. Non sa nemmeno questo. E se queste sono le premesse poveri noi e poveri nostri futuri bilanci, meno male però che ci sono gli uffici. Consiglio studio del TUEL.
  • I cestini li ho provati io personalmente prima di farli installare, sono in possesso anche delle schede tecniche, e sono di facilissimo utilizzo come tutti i cestini che si vendono per lo scopo e comunque non risponde sul perché ha autorizzato l’installazione di cestini in plastica per l’indifferenziato. Prima di farfugliare qualcosa che gli viene suggerito riscontri personalmente e non stia solo seduto in Comune. Consiglio pratica e maggiore coerenza.
  • Mi parla di verde pubblico ma ancora, dopo 5 anni che ho provato a farglielo capire, non ha inteso che io non ho mai avuto la delega al verde pubblico. Consiglio ripasso delle deleghe della precedente amministrazione.
  • Sui contributi del Decreto Crescita le varie annualità sono state così distribuite:
    • 2019 – Scuola di Porto Salvo: rifacimento del tetto, ora a falde, su relazione di professionisti antecedente al nostro mandato per evitare infiltrazioni e sfondellamenti dei solai purtroppo accaduti al nostro insediamento e sollecitati dagli stessi genitori dei ragazzi; non è stato realizzato nessun impianto fotovoltaico e dopo 6 anni ancora non ha capito l’intervento che è stato fatto dopo aver chiesto lui stesso più volte informazione, gli manderò le foto;
    • 2021 – Bike sharing di Vibo città che, come da me stesso detto, è valido nel merito dell’idea e dello sviluppo sostenibile ma ancora non recepito dalla popolazione;
    • 2023 – Efficientamento del depuratore Silica per ridurre i costi di gestione;
    • 2024 – Efficientamento della stazione di sollevamento n. 7 per ridurre i costi di gestione.

Questi ultimi due interventi forse non se li ricordava anche se presentati sempre in Commissione ma lui, a questo punto, ritengo facesse solo presenza. A conclusione della sua nota ci dice che scriverà di meno, meglio per lui, ma ci avverte dicendo che lavorerà di più, peggio per noi. Lasci lavorare chi è del mestiere, ditta e operatori, dando però indirizzi adeguati e soprattutto gli uffici che di competenza ne hanno dimostrata tanta in questi anni. Gli consiglio invece vivamente vista l’ormai acclarata e certificata inadeguatezza ai ruoli di Consigliere e di Assessore di stare non “a” casa ma, come avrebbe detto un vecchio saggio politico vibonese, “in” casa per evitare di fare ulteriori danni alla nostra città e per questo ci affidiamo speranzosi alla saggezza del Sindaco. La credibilità caro Miceli non si acquisisce con i voti ma con la serietà che si dimostra quotidianamente. Meglio i pochi miei che i tanti tuoi, fidati.

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