martedì,Febbraio 11 2025

Comune di Tropea sciolto per mafia, gli ex consiglieri: «Certificato il fallimento dell’amministrazione Macrì»

Dopo la pronuncia del Tar del Lazio che ha respinto il ricorso del sindaco ecco gli interventi di Annunziata Pensabene, Massimo Pietropaolo e Antonio Piserà

Comune di Tropea sciolto per mafia, gli ex consiglieri: «Certificato il fallimento dell’amministrazione Macrì»
Il Municipio di Tropea

Arrivano le prime reazioni di alcuni ex consiglieri comunali di Tropea dopo che il Tar del Lazio ha confermato lo scioglimento degli organi elettivi dell’ente per infiltrazioni mafiose. Per l’ex consigliera Annunziata Pensabene, la sentenza del Tar pone «fine alla narrazione di una interessata sindacatura meravigliosa che era invece diventata ormai ridicola e grottesca. La sentenza del Tar riporta una verità incontrovertibile: l’ex amministrazione di Tropea è stata per anni infiltrata dal potere mafioso e i giudici spiegano a chiare lettere con quali metodi è stata gestita la cosa pubblica negli ultimi 6 anni. Occorre ora sostenere i commissari prefettizi al centro di attacchi quotidiani da parte degli ex amministratori».

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Per un altro ex consigliere comunale Massimo Pietropaolo, la «sentenza del Tar è una triste pagina per la storia di Tropea, che ha ora bisogno di un’amministrazione libera da condizionamenti mafiosi e vanno ringraziati l’ex prefetto di Vibo, Paolo Grieco, e pochissimi giornalisti di inchiesta che hanno portato alla luce l’intreccio tra certa politica, affari e criminalità». Per l’ex consigliere Antonio Piserà, infine, la sentenza del Tar «certifica il fallimento dell’amministrazione del sindaco Macrì e il sostegno elettorale del clan. Un’amministrazione – dice – nata male e con una narrazione distopica da parte del sindaco che ha illuso i cittadini dimostrando arroganza anziché favorire un rilancio economico attraverso una legalità sostanziale».

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