venerdì,Gennaio 31 2025

“In caso di emergenza a Vibo ti informano bene?”: percezione dei rischi naturali, la parola passa ai cittadini con un questionario anonimo

Il Comune del capoluogo aderisce all'indagine dell'Università delle Marche e del Consiglio nazionale delle ricerche che mira a migliorare le strategie di comunicazione della Pubblica amministrazione. Ecco il link per scoprire le domande e partecipare

“In caso di emergenza a Vibo ti informano bene?”: percezione dei rischi naturali, la parola passa ai cittadini con un questionario anonimo

Il progetto “Refocusing – Favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici delle comunità locali attraverso una strategia partecipata di comunicazione del rischio”, condotto dall’Università Politecnica delle Marche e dal Consiglio nazionale delle ricerche – Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica, nei Comuni di Vibo Valentia e Osimo (Ancona) mette al centro i cittadini sulle strategie di comunicazione dei rischi naturali, attraverso un questionario. «Il Progetto di rilevante interesse nazionale (Prin) – ha fatto sapere il Comune di Vibo attraverso un comunicato stampa – giunge ora ad una fase cruciale, con la raccolta delle opinioni dei cittadini sulla percezione della comunicazione del rischio riguardante eventi naturali e cambiamento climatico. Un questionario fondamentale per comprendere meglio come le informazioni sui rischi vengano percepite e comunicate, nonché a identificare le fasi critiche della comunicazione del rischio nelle comunità locali. Strumenti estremamente preziosi per adattare l’azione della pubblica amministrazione».

Ecco perché il Comune di Vibo «invita tutti i cittadini a voler partecipare al questionario, collegandosi al seguente link, che è rivolto esclusivamente ai cittadini maggiorenni delle comunità di Osimo e Vibo e si riferisce alla percezione e alla gestione del rischio all’interno di queste comunità». Il questionario, ha specificato l’Ente, «non chiede dati identificativi, non traccia l’Ip, non memorizza i cookies dei rispondenti. I dati forniti nei questionari saranno raccolti in forma anonima, nel rispetto del Regolamento Europeo 2016/679 (Gdpr) in materia di privacy, e non sarà in alcun modo possibile l’identificazione di chi ha risposto».

I dati raccolti «saranno trattati con modalità manuali e elettroniche e saranno analizzati esclusivamente dal gruppo di ricerca. Non è previsto che siano consegnati a terzi, né sul territorio nazionale, né all’estero. I soli risultati aggregati saranno oggetto di divulgazione, attraverso i siti istituzionali e gli strumenti della divulgazione scientifica».

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