Anche i precari del Tribunale di Vibo aderiscono allo sciopero nazionale: «In Italia previste solo 6mila stabilizzazioni»
In una lettera aperta i motivi della protesta in programma domani: «Siamo stati assunti per migliorare l’efficienza del sistema giudiziario e l’abbiamo fatto con dedizione»
Aderiranno anche i precari del Tribunale di Vibo Valentia allo sciopero nazionale indetto per domani, venerdì 31 gennaio. È quanto fanno sapere in una lettera aperta che hanno inviato al ministro della Giustizia, al capo dipartimento Organizzazione giudiziaria, al presidente della Corte d’Appello di Catanzaro e al presidente del Tribunale di Vibo. «Con il Piano nazionale di ripresa e resilienza – scrivono – l’Unione europea ha voluto lanciare un segnale chiaro per il raggiungimento di alcuni obiettivi chiave nel settore della Giustizia, fra i quali il miglioramento dell’efficienza del sistema giudiziario. Per tali ragioni è stato avviato un Piano straordinario di reclutamento di personale amministrativo, in qualità di addetti all’Ufficio per il processo, operatori data entry e tecnici di amministrazione, diretto a migliorare le prestazioni degli Uffici giudiziari. Gli obiettivi perseguiti sono l’abbattimento dell’arretrato e la riduzione della durata dei procedimenti, oltre che il supporto alle attività di giurisdizione e alla transizione digitale della Giustizia. Il dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria, del Personale e dei Servizi e il dipartimento per l’Innovazione tecnologica della Giustizia hanno rilevato, al 30.6.2024, un numero di personale in servizio pari a circa 11.999 unità, di cui 8.980 addetti all’Ufficio per il Processo e 3.019 unità di personale amministrativo e tecnico».
Poi le note dolenti: «Tuttavia, la manovra di bilancio 2025 prevede la stabilizzazione straordinaria di un contingente di personale impegnato nell’Ufficio per il Processo di circa 6.000 unità, sprezzante dell’impegno e del lavoro profuso da chi, nonostante la precarietà del ruolo, ha accolto con entusiasmo e dedizione la sfida di questa nuova figura. Una simile previsione è del tutto inadeguata e insufficiente rispetto alle effettive esigenze degli Uffici giudiziari, nonché al mantenimento degli standard quantitativi e qualitativi raggiunti, come dimostrato dalle relazioni periodiche dell’Amministrazione della Giustizia».
Dopo aver sottolineato che l’Associazione nazionale magistrati, «con delibera all’unanimità del 14.12.2024 del Comitato Direttivo Centrale» si è già espressa «a favore della stabilizzazione dell’intero contingente organico previsto dal Pnrr per l’Ufficio per il Processo, peraltro sostenuta dalla Presidente della Corte di Appello di Catanzaro in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025», il personale precario del Tribunale di Vibo rimarca che «in assenza di una seria e concreta prospettiva di stabilizzazione dichiara di aderire allo sciopero».
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