giovedì,Gennaio 30 2025

Sanità Vibo, lavoratori e management del Don Mottola non mollano: «Ancora qui a protestare, l’Asp mantenga le promesse fatte»

Continua il sit-in permanente davanti alla sede dell'Azienda sanitaria provinciale a cui partecipano anche i familiari dei pazienti della Rsa e alcuni sindaci. Atteso in queste ore un incontro con il commissario Vittorio Piscitelli

Sanità Vibo, lavoratori e management del Don Mottola non mollano: «Ancora qui a protestare, l’Asp mantenga le promesse fatte»
I manifestanti del Don Mottola

Prosegue senza sosta la protesta cominciata ieri davanti all’Asp di Vibo Valentia da parte dei lavoratori e dei familiari dei pazienti del Don Mottola Medical Center, struttura con sede a Drapia accreditata dalla Regione per erogare servizi di Rsa medicalizzata e riabilitazione estensiva ma che, nonostante le rassicurazioni, non è mai stata contrattualizzata dall’Asp, con la conseguente impossibilità per i pazienti e le loro famiglie di ottenere gratuitamente prestazioni che dovrebbero essere garantite dal sistema sanitario pubblico.

«Abbiamo iniziato ieri questo presidio permanente – ha commentato Francesco Mancuso, dipendente amministrativo del Don Mottola Medical Center -, una manifestazione che per la verità avevamo cominciato e poi sospeso nel mese di dicembre perché avevamo ricevuto una promessa da parte di uno dei commissari, ci era stato promesso che avrebbero lavorato per la contrattualizzazione delle prestazioni per il 2025. In quella giornata, a fronte di questa promessa, c’era stato chiesto di sospendere la manifestazione, ma soprattutto di eliminare i manifesti che oggi sono esposti presso la sede dell’Asp». 

Una richiesta, spiega il dipendente della struttura di Drapia, che era stata assecondata con fiducia nell’operato dei commissari: «Proprio in virtù di questa promessa noi avevamo fatto questa scelta di sospendere temporaneamente la manifestazione in modo da dare la possibilità ai commissari di trovare le risorse e contrattualizzare il Don Mottola Medical Center. Ad oggi, fine gennaio, nulla di tutto ciò è stato fatto e di conseguenza abbiamo intrapreso questa nuova manifestazione che porteremo avanti in ininterrottamente fin quando non ci verrà data una risposta seria.

A dare supporto ai lavoratori e ai familiari dei pazienti in protesta alcuni sindaci del territorio vibonese; ai primi cittadini di Monterosso Calabro e San Nicola da Crissa accorsi nella giornata di ieri si è aggiunto in queste ore anche il sindaco di Nicotera, Giuseppe Marasco: «Voglio sottolineare che la problematica che stanno vivendo il personale del Don Mottola, i parenti e soprattutto i pazienti, è una cosa che tocca tutta la comunità. Non c’è colore politico in questa situazione, così appena mi hanno chiamato per supporto questi cittadini sono arrivato subito» ha spiegato Marasco.

«Noi chiediamo una cosa molto semplice – ha specificato il sindaco di Nicotera -, e cioè che il commissario ci dia un appuntamento per capire realmente come stanno le cose, tanto per quanto riguarda la stabilizzazione del personale dell’Asp quanto per la situazione del Don Mottola, perché è inconcepibile che dopo i continui appelli e i vari sit-in nessuno sia in grado di dare un appuntamento a questi lavoratori per poter ragionare su quelli che sono dei diritti ormai acquisiti». 

Il primo cittadino ha poi espresso le sue preoccupazioni in merito alla gestione dei fondi destinati alla sanità nel vibonese: «Tante volte si parla di sanità privata come fosse una cosa negativa. A Vibo abbiamo la percentuale più bassa di impegno a livello economico da questo punto di vista: mentre nelle altre Asp si spende l’11-12% per le strutture private a Vibo siamo solo al 5%. Ma è un problema che va generalizzato su tutta la questione sanitaria. Noi abbiamo un bilancio che piange e sono stati levati 31 milioni di euro quest’anno. Si dice che per raggiungere un equilibrio di bilancio bisogna tagliare altri 30 milioni di euro. Io non so dove si possa arrivare con questi tagli a livello di prestazioni sanitarie. Perciò vogliamo delle risposte e ce le deve dare direttamente il Commissario».

Proprio in questi minuti è atteso nella sede dell’Asp di Vibo Valentia il commissario Vittorio Piscitelli, è con lui che i rappresentati del Don Mottola proveranno a interloquire per ottenere finalmente delle risposte. 

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