Naufragio di Cutro, a marzo udienza preliminare per i sei militari indagati: tre sono del Roan di Vibo
C'è anche il comandante del Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza vibonese tra coloro i quali compariranno davanti al gup. Ecco le accuse
Compariranno il prossimo 5 marzo davanti al giudice dell’udienza preliminare di Crotone Elisa Marchetto i sei militari – quattro della Guardia di Finanza e due della Capitaneria di porto – accusati di naufragio colposo ed omicidio colposo plurimo nell’ambito del procedimento che riguarda i ritardi nei soccorsi e le negligenze che si sarebbero verificati in occasione del naufragio del caicco Summer Love avvenuto a Steccato di Cutro il 26 febbraio 2023 causando la morte di 94 persone.
Davanti al gup del Tribunale di Crotone compariranno Giuseppe Grillo, capo turno della sala operativa del comando provinciale di Vibo Valentia della Guardia di finanza e del Reparto operativo aeronavale (Roan) delle fiamme gialle; Alberto Lippolis, comandante del Roan di Vibo Valentia; Antonino Lopresti, ufficiale in comando e controllo tattico nel Roan di Vibo Valentia; Nicolino Vardaro, comandante del gruppo aeronavale di Taranto; Francesca Perfido, ufficiale di ispezione in servizio nel Centro di coordinamento italiano di soccorso marittimo di Roma, e Nicola Nania, ufficiale di ispezione nel centro secondario di soccorso marittimo di Reggio Calabria.
Gravi negligenze, imprudenza e imperizia sono le accuse contestate dal sostituto procuratore della Repubblica di Crotone, Pasquale Festa, alle sei persone indagate. I profili di colpa ipotizzati a carico dei finanzieri attengono essenzialmente alle modalità esecutive delle azioni da svolgere in seguito all’avvistamento del natante. In particolare è stata contestata l’omessa completa comunicazione delle difficoltà di navigazione incontrate a causa delle condizioni meteomarine, nonché il ritardo nel predisporre le operazioni di intercettazione del caicco, in assenza di un effettivo ed efficace monitoraggio radar.
Per quel che attiene, invece, ai membri della Guardia costiera – spiegano gli inquirenti – la contestazione ruota intorno alla mancata acquisizione di informazioni necessarie per avere un quadro effettivo di quanto la Guardia di finanza stava facendo «cui conseguiva una carente valutazione dello scenario operativo e delle conseguenti disposizioni da impartire ai natanti della Guardia costiera che pure erano in condizioni di intervenire». Nell’avviso di fissazione dell’udienza preliminare sono citate ottanta parti offese, in gran parte i superstiti ed i parenti delle vittime del naufragio. Si sono costituiti come persone offese anche Ilaria Cucchi ed altri parlamentari italiani, il sindacato dei Militari, il Codacons, il sindacato Finanzieri Democratici, diverse associazioni ong.
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