venerdì,Gennaio 24 2025

‘Ndrangheta: funerali blindati per Antonino Barbieri a Pannaconi, risultati dell’autopsia tra 90 giorni

La Questura ha vietato le esequie pubbliche per motivi di ordine pubblico. Il defunto, cognato del boss Peppone Accorinti, era imputato nei processi Rinascita Scott e Maestrale-Carthago

‘Ndrangheta: funerali blindati per Antonino Barbieri a Pannaconi, risultati dell’autopsia tra 90 giorni
Antonino Barbieri

Si sono svolti in forma blindata, senza corteo funebre e alla presenza dei soli familiari più stretti, delle forze dell’ordine e di un sacerdote, i funerali a Pannaconi di Cessaniti per Antonino Barbieri, 65 anni, detto “Camera”, del luogo, deceduto tre giorni fa in campagna (ritrovato dai carabinieri dopo l’allarme lanciato dalla moglie non vedendo il marito rientrare) ed attualmente sotto processo a piede libero per le operazioni antimafia denominate Rinascita Scott e Maestrale-Carthago. Per ragioni di ordine pubblico, la Questura di Vibo Valentia – sentito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica – ha infatti ordinato che nel cimitero entrasse solo la moglie del defunto e il sacerdote. I figli di Antonino Barbieri – Giuseppe e Michelangelo – sono allo stato detenuti in quanto condannati in primo grado nell’operazione Rinascita Scott per associazione mafiosa. Per vederci chiaro sulle cause della morte (al momento l’ipotesi più plausibile è quella di un infarto), la Procura di Vibo con il pm Eugenia Belmonte ha affidato l’esame autoptico sul cadavere di Antonino Barbieri al medico-legale, Katiuscia Bisogni, la quale si è presa 90 giorni di tempo per depositare i propri risultati sulla causa del decesso. Antonino Barbieri era il cognato del boss di Zungri Giuseppe Accorinti, quest’ultimo detenuto e fra i principali esponenti dell’intera ‘ndrangheta del Vibonese. Nel maxiprocesso Rinascita Scott, la Dda aveva chiesto per Antonino Barbieri la condanna a 20 anni per associazione mafiosa, ma in primo grado era stato assolto ed era pendente il giudizio di appello. Nell’operazione Maestrale-Carthago figurava invece tra gli imputati per detenzione illegale di armi, detenzione di stupefacenti, ricettazione, reati aggravati dall’agevolazione mafiosa. Un fratello di Antonino Barbieri – Francesco Barbieri – nel processo Rinascita Scott è stato invece condannato a 24 anni di reclusione quale capo dell’omonima ‘ndrina di Cessaniti.

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