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«La Sp 17 è un incubo», il sindaco di Drapia scrive al presidente della Provincia: «Vieni qua con soluzioni»

Alessandro Porcelli descrive le condizioni in cui versa il tratto tra il bivio di Zungri e Tropea che ricade nel suo comune: «Un pericolo costante per chiunque faccia questa strada»

«La Sp 17 è un incubo», il sindaco di Drapia scrive al presidente della Provincia: «Vieni qua con soluzioni»
Un tratto in pessime condizione della Sp 17

«Egregio presidente L’Andolina, mi trovo, purtroppo, a doverle scrivere ancora una volta riguardo alla situazione, per usare un eufemismo, precaria della SP 17». Inizia così la lettera aperta che il sindaco di Drapia, Alessandro Porcelli, ha scritto al presidente della Provincia di Vibo Valentia. Al centro della sua missiva, le condizioni della Provinciale 17, «una strada che continua a rappresentare un pericolo quotidiano per chi è costretto a percorrerla per necessità». «Il 21 gennaio 2025, intorno alle 15:30 – continua -, si è verificato l’ennesimo incidente stradale, fortunatamente senza conseguenze fatali, ma non possiamo ignorare la continua sofferenza di chi affronta ogni giorno il rischio di rimanere coinvolto in un sinistro, o peggio, di perdere la vita. La situazione è quella di sempre: il tratto che va dalla rotonda del bivio di Zungri fino a Tropea è un vero e proprio incubo, in particolare nel tratto che attraversa il territorio del Comune da me amministrato, cioè Drapia. Le buche, la scarsa visibilità, l’asfalto rovinato e il traffico quotidiano, che include soprattutto pullman di linea per gli studenti, rendono questo tratto di strada estremamente pericoloso. La sua inadeguatezza è ormai una realtà accettata da tutti, ma non possiamo più permettere che si continui a ignorare l’emergenza».

Problematiche che, sottolinea Porcelli, «aumentano in maniera esponenziale nel periodo invernale, quando la nebbia la fa da padrona e la pioggia rende tale tratto simile a un fiume in piena».

«Ricordo che l’ultimo intervento significativo è stato fatto dall’Amministrazione Provinciale nel lontano 2010, poi più nulla, nemmeno la segnaletica verticale o orizzontale – incalza -. In questi anni sono aumentati smottamenti e frane che mettono sempre più a rischio la vita degli studenti che si recano giornalmente a scuola. In questi quindici anni, i lavori eseguiti sono stati sempre palliativi e anche meno, come la scarificazione dell’asfalto che non ha risolto alcun problema nel tratto che va dal boschetto di Caria fino alla rotatoria di innesto della SP 17 alla realizzanda variante a Caria (per la quale farò una ulteriore richiesta in modo da avere gli elaborati progettuali), dove si verificano continui incidenti a causa delle condizioni del manto stradale. Per la particolare pericolosità di questo tratto, sarebbe fondamentale intervenire realizzando l’opera con un manto di bitumazione drenante, che garantisca una maggiore sicurezza della strada, oltre alla realizzazione di una corretta regimentazione delle acque superficiali».

Poi, il primo cittadino di Drapia mette in fila le sue richieste: «Intervenire con urgenza sulla SP 17, a partire dalla rotatoria di Zungri fino al bivio di Gasponi, per poi proseguire fino a Tropea; progettare un intervento che non sia un semplice “tampone”, ma una soluzione definitiva. Prevedendo il rifacimento del manto stradale, la realizzazione di una segnaletica adeguata sia orizzontale che verticale, la messa in sicurezza la sede stradale con interventi mirati a difesa delle aree in frana, che da tempo sono state segnalate».

Interventi che definisce «prioritari ed indifferibili». «Nel bilancio 2025/2027 recentemente approvato – continua la lettera -, non mi pare ci siano fondi previsti per interventi sulla SP 17, sembra invece che l’Ente Provincia abbia ottenuto un finanziamento di circa 2,5 milioni di euro proveniente dalla Regione Calabria per la messa in sicurezza della SP 17. Mi auguro che queste risorse vengano destinate a risolvere finalmente i problemi che attanagliano questo tratto di strada».

E conclude: «È ora di dire basta a interventi marginali che non fanno altro che rinviare l’inevitabile. Non possiamo aspettare che accada una tragedia per decidere di agire. Quando verrà nel territorio di Drapia, se deciderà di venire, venga con una soluzione concreta, con un progetto organico che possa risolvere definitivamente le problematiche esposte».

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